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Fiat celebra il made in Italy con la serie speciale Pandina

La nuova serie speciale Pandina è la più tecnologica di sempre verrà prodotta nello stabilimento di Pomigliano d’Arco che peraltro incrementerà la produzione del 20 per cento sfiorando così le mille unità prodotte al giorno

di Francesco Ippolito | 29 Febbraio 2024

Era il 29 febbraio 1980 quando Fiat presentò la Panda all’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini Oggi, esattamente 44 anni dopo Fiat ha voluto ribadire la centralità di Panda, l’auto più venduta in Italia e leader del segmento in Europa,, presentando la serie speciale Pandina e lo ha fatto nel suo sito produttivo d’eccellenza, lo stabilimento Gianbattista Vico di di Pomigliano d’Arco, dove la Panda viene prodotta dal 2011.

La nuova Fiat Pandina è un omaggio all’amore degli italiani per la Panda.- ha commentato Olivier Francois, Amministratore Delegato di FIAT e Direttore Marketing Globale di Stellantis, -In effetti, – ha proseguito Francois – “Pandina” è il soprannome con cui gli italiani l’hanno sempre chiamata. Sono orgoglioso di presentare questa serie speciale in un giorno speciale, infatti, posso anche annunciare che Panda continuerà a essere prodotta a Pomigliano d’Arco almeno fino al 2027. La storia d’amore tra Panda e l’Italia continuerà così ancora per molti anni -ha concluso Francois – grazie ai nuovi investimenti che l’hanno resa la più tecnologica e sicura di sempre”

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Nel corso dell’incontro, inoltre, è stato anche annunciato che la produzione avrà un incremento del 20% per soddisfare l’alta richiesta, non solo dall’Italia ma anche dai mercati esteri, di un modello che rimane una solida bandiera del made in Italy. Dotata di nuovi Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida (ADAS), di un nuovo quadro digitale e di un nuovo volante, questa serie speciale è la Panda più tecnologica e sicura di sempre.

La dotazione di serie comprende nuovissime funzioni pensate per assistere il guidatore sia in città che fuori: la Frenata automatica d’emergenza, per ridurre i tamponamenti, come ad esempio nel traffico cittadino; il Sistema di mantenimento della carreggiata; il rilevatore di stanchezza per avvisare il guidatore quando è stanco, ma c’è anche anche il riconoscimento della segnaletica stradale, visualizzandola sul nuovo quadro strumenti da 7 pollici completamente digitale.

Passando dalla sicurezza alla praticità, i sensori di parcheggio posteriori assicurano la massima semplicità durante i parcheggi nelle affollate strade cittadine, mentre il Cruise Control mantiene la velocità impostata – a partire da 30 km/h – senza premere il piede sul pedale dell’acceleratore. Gli abbaglianti automatici, poi, adattano automaticamente l’illuminazione alle condizioni del traffico, facilitando la guida notturna al guidatore.

Inoltre, 6 airbag completano la dotazione di sicurezza di serie. La maggior parte delle funzionalità è gestita da una telecamera montata sullo specchietto retrovisore interno. La serie speciale offre ai passeggeri un nuovo quadro strumenti da 7” completamente digitale con tre diverse modalità grafiche e un volante rinnovato.

La Pandina è inoltre dotata di un nuovissimo touchscreen Radio DAB da 7” con Apple CarPlay e Android Auto. Esteticamente nuova Pandina presenta una nuova fascia della plancia verniciata di bianco e nuovi sedili con monogramma e logo “Pandina” in rilievo, doppie cuciture gialle, dettagli bianchi e filato Seaqual contenente una materia prima sostenibile e completamente tracciabile ricavata da rifiuti marini.

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Gli esterni sono arricchiti da dettagli originali come il musetto di un panda sul coprimozzo, le calotte degli specchietti retrovisori gialli, la scritta Pandina sulle modanature laterali e la serigrafia “Pandina” sul finestrino posteriore.

Oltre ai colori già esistenti – Bianco Gelato, Nero Cinema, Rosso Passione e Blu Italia – Pandina offre il nuovo Giallo Positano e nuovi abbinamenti bicolori (tetto nero a contrasto). Il prezzo della Pandina non è stato ufficializzato, ma è già ordinabile e sarà disponibile a partire dall’estate nei principali Paesi europei.

Francesco Ippolito