Con Kirk Douglas, scomparso a 103 anni, Hollywood perde uno dei suoi simboli
Con la morte di Kirk Douglas, il celebre Spartacus dell’omonimo film del 1960, Hollywood perde uno dei suoi simboli più grandi. Il grande attore premio Oscar è morto all’età di 103 anni, ma la sua leggenda non morirà mai: merito dei film di cui è stato protagonista, in cui ha interpretato personaggi controversi, a volte ambigui, in lotta con il destino, ma soprattutto con se stessi. Si tratta di uomini spesso colti in fallo, ma sempre pronti a mettersi in gioco e trovare la via del riscatto.
A dare l’annuncio della scomparsa del grande attore è stato il figlio Michael, anche lui attore, che lo ha salutato con un una lunga dedica sui social network che ha commosso tutti. “Per il mondo era un grande attore, una leggenda, un uomo che è stato un esempio per tutti nella sua dedizione alla giustizia e alle cause in cui credeva”.
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Michael Douglas ha continuato: “Per me e i miei fratelli era semplicemente Papà, per Catherine un suocero meraviglioso, per i suoi nipoti e bis nipoti l’amato nonno e per sua moglie Anne un marito fantastico e amorevole”. Ha poi concluso: “Papà, ti voglio molto bene e sono orgoglioso di essere tuo figlio”.
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Kirk Douglas, nato con il nome di Issur Danielovitch e noto anche come Isadore Demsky, è stato un attore e produttore cinematografico statunitense. Nel 1999 l’American Film Institute lo inserì al 17º posto tra le più grandi star della storia del cinema statunitense. Era padre dell’attore Michael Douglas e del produttore Joel Douglas, nonché nonno di Cameron Douglas. Si è spento il 5 febbraio 2020 all’età di 103 anni.