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Michael Bublé: “Love il mio album perfetto. Ora lascio per sempre”

Il cantante: “Dopo la malattia di Noah la mia vita è cambiata” Ha venduto 75 milioni di dischi in 13 anni e conquistato 4 Grammy Awards, ma ora Michael Bublé sente di non essere più la persona capace di vivere da celebrità planetaria, di non amare più il narcisismo dei social network e del mondo […]

di Redazione di Rumors.it | 14 Ottobre 2018
Foto: Pr Photos

Il cantante: “Dopo la malattia di Noah la mia vita è cambiata”

Ha venduto 75 milioni di dischi in 13 anni e conquistato 4 Grammy Awards, ma ora Michael Bublé sente di non essere più la persona capace di vivere da celebrità planetaria, di non amare più il narcisismo dei social network e del mondo dello showbiz.

E’ tornato sulla scena musicale dopo mesi di assenza, mesi difficili quando due anni fa aveva annunciato lo stop all’attività pubblica per stare accanto al figlio Noah, di soli tre anni, a cui era stato diagnosticato un tumore al fegato. La stessa cosa lo aveva fatto sua moglie, l’attrice argentina Luisiana Lopilato, dalla quale ha da poco avuto una terza figlia, Vida.

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Una battaglia contro il cancro che poi è stata vinta dal bimbo con il padre e la madre che gli sono stati sempre a fianco. Ma un’esperienza che ha posto nella mente del cantante nuovi interrogativi, tanto che lui chiama, quella rilasciata al “Daily Mail”, la sua “ultima intervista”.

Bublé ammette che la malattia del figlio Noah “mi ha fatto rimettere tutto in discussione, ha cambiato la mia percezione della vita”. Ai suoi fan Bublé lascia il suo nuovo album Love, in uscita il 16 novembre, che sarà, dunque, il disco d’addio.

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E’ un lavoro che segna la maturità del cantante, quella maturità arrivata tutta insieme, in due anni d’inferno fatti di paura, dubbi, e poi grande speranza. Racconta ancora Bublé: “Ho appena fatto il disco perfetto, lascio al top della carriera”.

Foto: prPhotos

Parte dei proventi saranno destinati all’associazione benefica Stand Up To Cancer. Bublé si apre al Daily Mail e ricorda: “Mi mancavano i ragazzi della band e allora gli ho detto ‘Dai venite a casa, ordiniamo una pizza e birra’. Alla fine è stato naturale metterci a suonare, ed è stato divertente”.

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Ma le ferite aperte sono ancora dolorose: “I miei interessi sono cambiati, la mia percezione della vita è mutata – dichiara -, non so neanche se riuscirò a portare a termine questa intervista senza mettermi a piangere, nonostante non abbia mai perso il controllo delle mie emozioni in pubblico”. Un addio definitivo o un arrivederci? Questo è forse presto per dirlo.