Lo scorso weekend Al Bano Carrisi è stato vittima di un furto nelle sue tenute di Cellino San Marco. Nella notte tra sabato 19 marzo e domenica 20 marzo, infatti, 240 pali di ottone sono stati sradicati dai vigneti nella tenuta del cantante, il quale è stato avvisato solo ieri di quanto accaduto. Diversi giorni fa, il cantante si era offerto di accogliere proprio lì quattro profughi ucraini in fuga dalla guerra.
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Quanto avvenuto lo scorso weekend non risulta però essere il primo raid notturno nelle campagne brindisine. Nell’ultimo periodo la suddetta zona è stata vittima di diversi casi come il sopracitato. Riguardo all’episodio di sabato notte, indagano ora i carabinieri di Cellino, intervenuti per un sopralluogo generale e per raccogliere elementi utile all’indagine. I colpevoli sono infatti riusciti a fuggire con l’intera refurtiva.
Foto: Ufficio stampa Mediaset
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Nonostante le indagini siano state avviate, non è possibile sapere quanto dureranno. I colpevoli, tutt’ora ignoti, hanno causato diversi danni alla proprietà del cantante, oltre ad aver distrutto anni di lavoro. Al Bano stesso, affranto dalla spiacevole notizia, ha commentato: “Hanno tagliato fili, tolto i pali, creando un danno all’interno dei vigneti, oltre che un disservizio”.
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Al Bano furto: “Un gesto che fa male al cuore”
Sono circa 3500, gli euro di danni ipotizzati per il furto alla tenuta di Cellino San Marco. “È un gesto che fa male al cuore, al di là del danno”, ha spiegato Al Bano. “L’amore per la mia terra mi ha spinto in tutti questi anni a prendermi cura della tenuta, impegnandomi nella produzione del vino e nella promozione di tutte le nostre eccellenze con passione, anche se faccio un altro lavoro. Ecco perché certi episodi fanno molto male”. Più del danno materiale, ciò che realmente sconforta il cantante, risulta essere proprio il gesto in sé, che ha cancellato anni di lavoro, impegnati per la creazione di un luogo a lui caro ed importante.
Foto: Romina Carrisi
