L’attore racconta un periodo difficile della vita. E il suo riscatto
Sylvester Stallone, oggi super divo famoso in tutto il mondo, si dedica all’amarcord su Instagram postando due foto di lui 26enne con il suo cane e decide di raccontare ai suoi fan la storia di quando era così povero da non avere nulla da mangiare.
Nel primo scatto lo si vede abbracciare il suo cane Butkus, e Stallone ricorda che in quel periodo possedeva solo due paia di pantaloni, aveva le scarpe bucate e il sogno di aver successo sembrava lontano come il sole.
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In tutto questo c’era il suo cane: “Il mio migliore amico, il mio confidente, quello che rideva sempre alle mie battute, e mi tirava su di morale. Era l’unico ad amarmi per quello che ero” scrive l’attore.
Nello scatto successivo si vede Stallone con il cane quando era ancora cucciolo: “Visto che siamo in tema di ‘migliore amico dell’uomo’ questo sono io con Butkus quando era ancora un cucciolo, eravamo entrambi magri, affamati e vivevamo in una topaia sopra ad una fermata della metropolitana”.
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Scrive poi Stallone: “C’erano scarafaggi ovunque, non c’era molto da fare se non passare il tempo insieme. Ed è lì che ho iniziato ad imparare il mestiere della sceneggiatura. Dal momento che non sono mai uscito, mi sono affidato alla sua compagnia, e in realtà era la sua l’idea di scrivere Rocky, ma non dirlo a nessuno”.
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Il racconto del divo si fa commovente e, a tratti, clamoroso: “Anni dopo, quando le cose sono andate ancora peggio l’ho dovuto vendere per 40 dollari di fronte a un negozio 7-Eleven, perché non potevo permettermi il cibo, poi come un moderno Miracle Day, ho venduto la sceneggiatura di Rocky e ho potuto ricomprarlo e farlo tornare a casa, ma il nuovo proprietario sapeva che ero disperato, e mi ha fatto pagare 15.000 dollari… lui li valeva fino all’ultimo centesimo!