Il tenore donerà il plasma per lo studio ‘Tsunami’ per la terapia anti Covid-19
Andrea Bocelli è risultato positivo al Coronavirus, lo ha rivelato lui stesso ai giornalisti stamattina, 26 maggio, fuori dall’Ospedale Cisanello di Pisa, dove il tenore si era recato per donare il plasma iperimmune per uso clinico. Non è una notizia recente per Andrea, che ha avuto i risultati del test il 10 marzo, dopo aver fatto il tampone. Racconta comunque di non aver avuto sintomi particolari, è stato praticamente asintomatico, ad eccezione di un po’ di febbre.
Contagiati, ha spiegato, anche la moglie Veronica Berti, che lo ha accompagnato in ospedale donando a sua volta il plasma, e i due figli. Una notizia emersa solo oggi per rispetto e discrezione, come ha rivelato il cantante 61enne ai giornalisti: “Per non allarmare inutilmente i miei fan, per rispetto verso coloro che hanno contratto il virus con ben altre conseguenze, ed anche per tutelare la mia famiglia, non ho ritenuto opportuno divulgare la notizia”.
Eminem, The Marshall Mathers LP, l’album che ha segnato la sua carriera | SCOPRI
Foto: Rossetti
Fabrizio Moro: nuova sfida con “Il senso di ogni cosa”|LEGGI
Andrea Bocelli Coronavirus: “Non è normale chi teme il virus come la lebbra”
Il sangue raccolto dai volontari che, come Bocelli, decideranno di donare, sarà utilizzato per la sperimentazione nazionale della plasmaterapia (studio “Tsunami” TranSfUsion of coNvalescent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS-CoV2 ) per la cura del Covid-19. Il plasma donato sarà trattato dal macchinario per l’inattivazione dei germi patogeni (reso quindi iperimmune), condizione essenziale per poter utilizzare la componente liquida del sangue senza eventi avversi.
Gionny Scandal: una canzone leggera e spensierata per farci distrarre| LEGGI
Bocelli, che è stato uno degli artisti che più si sono battuti per la sensibilizzazione al virus in questi mesi delicati, ha detto la sua ai giornalisti riguardo alla situazione attuale del nostro Paese: “Ci sono tante riflessioni da fare, grazie a Dio non ricopro ruoli politici, perciò non sono chiamato a prendere decisioni e non vorrei neppure essere nei panni di chi deve prenderle.”
Foto: Uff. stampa
Prosegue: “Capisco che c’è stato un momento complicatissimo quando c’è stata l’emergenza negli ospedali, però io mi guardo intorno e ora vedo una situazione che è assolutamente normale, quello che non è normale è il comportamento di coloro che ancora oggi temono questo virus come la lebbra e un Paese che è in ginocchio perché le attività stentano a riprendere”.
