Il rapper lancia il nuovo disco: “Esprimo ciò che sono e non scrivo testi di tendenza”
In un’intervista concessa al “Corriere della Sera” per presentare il suo nuovo album “Mr. Fini” (in uscita il 26 giugno), Guè Pequeno non ha mancato di dire la sua sul rapporto tra musica e attualità, criticando i colleghi che in queste settimane hanno scritto e pubblicato canzoni ispirate dal lockdown e dall’emergenza coronavirus. Tra le altre cose, ha parlato del rapporto tra le celebrità e le proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd ed ha lanciato frecciate ad un altro rapper, Ghali.
Guè Pequeno, all’anagrafe Cosimo Fini, è nato a Milano il 25 dicembre 1980. Suo papà era Marco Fini, uno stimato giornalista. L’infanzia e l’adolescenza di Guè Pequeno sono state particolarmente complesse. Il cantante è stato vittima di bullismo a causa di una palpebra che non si apre completamente. Con lo pseudonimo iniziale Il Guercio, il rapper ha iniziato la propria carriera musicale intorno al 1997.
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Foto: Prandoni
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Guè Pequeno Mr. Fini: il nuovo album è una sfida alla scena rap italiana
Rispondendo alle domande di Andrea Laffranchi, l’ex Club Dogo ha spiegato che nel titolo dell’album ha usato il suo cognome e ha cercato di avere un suono senza tempo ispirato dagli anni anni 80, il reggae, gli anni 90. Inoltre, ha precisato che non è un disco di tendenza, non voleva fare quello che fanno tutti perché tratta anche temi vietati ai minori di 14 anni.
Il rapper, che ha passato il lockdown a Lugano, a proposito dell’applicazione dal nome “Mr. Fini -The Experience”, relativa al suo nuovo album, ha detto: “Non sono uno tecnologico, per nulla, ma questa applicazione offre ai fan una serie di spoiler sui contenuti del disco in un ambiente interattivo”. Adesso non ci resta che aspettare l’uscita dell’album e nel frattempo scaricare la sua app!
