Nel panorama musicale contemporaneo, spicca un inno potente e universale che invoca la pace attraverso una prospettiva unica. Casa mia, frutto della collaborazione tra Ghali, Davide Petrella e Michelangelo, si distingue per la sua capacità di offrire una visione alternativa della Terra, un luogo senza distinzioni e confini. L’opera musicale, è un’ode alla fraternità globale, un invito a superare le barriere che spesso dividono le nazioni: “Casa mia, casa tua, che differenza c’è? Non c’è”. La narrazione della canzone si snoda attraverso una prospettiva cosmica, evidenziando l’assurdità delle guerre e delle divisioni.
Chi è Ratchopper, il produttore che duetterà con Ghali a Sanremo 2024?
Qual è il significato di Casa Mia di Sanremo 2024 di Ghali?
Le parole del testo, come un richiamo alla coscienza globale, ribadiscono l’importanza di guardare oltre le diversità e di abbracciare la diversità come un valore. La composizione musicale riflette l’armonia che può essere raggiunta quando le persone si uniscono, trasformando il mondo in un luogo di pace e solidarietà. Questo inno alla pace arriva in un momento cruciale, chiamato a riflettere sulle sue priorità e a coltivare un futuro di unità. Attraverso la bellezza delle note e delle parole, l’opera invita tutti a considerare la Terra come un bene comune, un patrimonio che tutti condividiamo, oltre qualsiasi confine tracciato sulla mappa. In conclusione, l’opera di Ghali, Davide Petrella e Michelangelo si erge come una dichiarazione musicale che trascende le barriere culturali e nazionali. Un inno alla pace, che, attraverso la sua visione senza confini, ci ricorda che la Terra è una casa condivisa e che il vero progresso si trova nell’unità e nella comprensione reciproca.
Casa mia di Ghali: il testo
Il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Ma che ci fai qui da queste parti
Quanto resti e quando parti
Ci sarà tempo dai per salutarci
Non mi dire che ho fatto tardi
Siamo tutti zombie col telefono in mano
Sogni che si perdono in mare
Figli di un deserto lontano
Zitti non ne posso parlare
Ai miei figli cosa dirò
Benvenuti nel Truman show
Non mi chiedere come sto
Vorrei andare via però
La strada non porta a casa
Se la tua casa non sai qual è
Ma il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Non mi sento tanto bene
Però
Sto già meglio se mi fai vedere
Il mondo come lo vedi tu
Non mi serve un’astronave, lo so
Casa mia,
Casa tua,
Che differenza c’è? Non c’è
Ma qual è casa mia
Ma qual è casa tua
Ma qual è casa mia
Dal cielo è uguale, giuro
Mi manca la mia zona
Mi manca il mio quartiere
Adesso c’è una sparatoria
Baby scappa via dal dancefloor
Sempre stessa storia
Di alzare un polverone non mi va (va)
Ma, come fate a dire che qui è tutto normale
Per tracciare un confine
Con linee immaginarie bombardate un ospedale
Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane
Non c’è mai pace
Ma il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Non mi sento tanto bene
Però
Sto già meglio se mi fai vedere
Il mondo come lo vedi tu
Non mi serve un’astronave, lo so
Casa mia,
Casa tua,
Che differenza c’è? Non c’è
Ma qual è casa mia
Ma qual è casa tua
Ma qual è casa mia
Dal cielo è uguale, giuro
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