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Alberto Matano: “Non sono gay, ma ho provato vergogna per quell’intervista”

Lo sfogo del giornalista “Non sono gay, ma ho provato vergogna per quell’intervista”. Sono queste le parole del giornalista Alberto Matano, che in una intervista a Chi ha dato libero sfogo alla sua rabbia. Rabbia, spiega il conduttore de La Vita in Diretta, perché nel 2020 ancora si giudica il valore delle persone in base […]

di Redazione di Rumors.it | 10 Settembre 2020
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Lo sfogo del giornalista

“Non sono gay, ma ho provato vergogna per quell’intervista”. Sono queste le parole del giornalista Alberto Matano, che in una intervista a Chi ha dato libero sfogo alla sua rabbia. Rabbia, spiega il conduttore de La Vita in Diretta, perché nel 2020 ancora si giudica il valore delle persone in base al loro orientamento sessuale.

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Lo sfogo di Matano, che quest’anno codurrà La Vita in Diretta da solo, nasce in primo luogo dalla polemica sollevata da Mario Adinolfi su una presunta “lobby gay” a Rai Uno. “Penso che sia davvero incredibile come per colpire qualcuno si utilizzi, ancora oggi, l’orientamento sessuale”, spiega il giornalista all’inviato di Chi. “E trovo ancor più grave usare questi argomenti per occupare in qualche modo spazi mediatici”.

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A far infuriare Alberto Matano, inoltre, sono stati i diversi chiacchiericci sulla sua sessualità che nell’ultimo periodo hanno occupato gli inserti di gossip. In particolare, Matano ha confessato di aver provato vergogna nel leggere l’intervista che Fabio Canino ha rilasciato poco tempo fa al Messaggero. In quell’occasione, infatti, era stato chiesto, in modo anche piuttosto invadente, quali fossero gli orientamenti di alcuni personaggi pubblici e tra questi era spuntato anche il nome del giornalista.

Alberto Matano gay? “No, ma ho provato vergogna per quell’intervista”

“Quando ho letto quell’intervista”, ha spiegato Alberto, “ho provato vergogna e, come me, la maggior parte di chi l’ha letta. Non amo categorie, etichette e diffido da chi mette timbri sugli altri”. “Un individuo”, ha aggiunto, “va valutato in base all’operato, non al privato. Annunci da fare? Quando avrò qualcosa di importante da dire e da raccontare lo condividerò con tutti”.

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Insomma, Alberto Matano non le manda certo a dire e con questo sfogo ha messo in chiaro la sua posizione in merito alla questione: nel 2020 è impensabile giudicare il valore delle persone in base al loro orientamento sessuale. Una persona deve essere valutata esclusivamente per la sua professione, non per altro. Applausi!