Il ribelle per eccellenza dice addio al potente distillato
Il cantante Marilyn Manson ha deciso di dire addio all’assenzio, un distillato ad alta gradazione alcolica. “Annebbia il lobo frontale. Molta gente trova che li migliori artisticamente, ma a volte piega un po’ il cervello nel modo sbagliato” afferma l’artista a Zane Lowe. E aggiunge anche: l’assuefazione, causata dall’alcool, ti porta alla convinzione che “quello che stai facendo è davvero fantastico quando è solo la droga a suggerirtelo”.
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L’attore e cantautore vira quindi verso uno stile di vita più “salutare”. Decisione che però ha un precedente. Nel 2017 Marilyn è rimasto coinvolto in un’incidente a New York, durante il concerto all’Hammerstein Ballroom. Mentre il cantente si stava esibendo sulle note della cover Sweet Dreams, un pezzo di soffitto si stacca e due pistole giganti in ferro, facenti parte della scenografia, gli crollano addosso. Manson dopo essere rimasto a terra immobile per alcuni minuti, è stato trasportato d’urgenza nel più vicino ospedale.
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Marilyn Manson 2020 addio assenzio e attenzione alla salute
In seguito all’incidente, il cantante di “Cry Little Sister” si è riufiutato di assumere degli antidolorifici, affermando di averli presi solo durante la convalescenza in ospedale. “Ma dato che li avevo presi in passato, cosa che mi aveva portato ad un loro uso ricreativo, non volevo caderne preda” ha dichiarato Manson a Lowe su Apple Music. Quindi cosciente del cambiamento che tali farmaci provocano al nostro cervello, come i livelli di dopamina e cortisolo, ha deciso di inziare a perseguire un regime di vita più sano, abbandonando anche l’assenzio.
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L’artista, l’11 settembre, è intanto tornato alla ribalta nella scena musicale con il nuovo album “We Are Chaos”. Marilyn Manson, pseudonimo di Brian Hugh Warner, oltre ad essere cantautore e fondatore dell’omonimo gruppo musicale, di cui è membro stabile, è anche attore. Il debutto al cinema è avvenuto nel 1997 con Strade perdute, per la regia di David Lynch. Dopo il fortunato esordio, si sono succeduti ruoli da comparsa e svariati camei. Manson si può definire un’artista a 360 gradi, infatti ha attraversato, negli anni, tutte le sfumature dell’arte, contaminandoli con la sua eclettica personalità.
