La causa di sua madre Sofia Laine “frivola, vergognosa e inimmaginabilmente dolorosa”
Vanessa Bryant sta accusando sua madre di aver tentato di “estorcere una grande somma” alla sua famiglia, dopo la prematura morte del marito, il celebre cestista NBA Kobe Bryant. Vanessa, ha perso anche la figlia di 13 anni Gianna nello stesso incidente in elicottero che ha ucciso suo marito e altre sette vittime. In un’intervista con il magazine People afferma che sua madre “continua a cercare modi per estorcere denaro alla nostra famiglia.”
Secondo i documenti del tribunale depositati in California che sono stati ottenuti dalla rivista People, Sofia Laine, 68 anni, ha citato in giudizio sua figlia Vanessa, 38 anni. La signora chiede sostegno finanziario, dichiarando di aver lavorato come “assistente personale e babysitter” senza essere retribuita. Laine aggiunge agli atti che prima della sua morte il 26 gennaio, Kobe le aveva “promesso di prendersi cura di me per il resto della mia vita”.
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Foto: AMPAS
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Vanessa Bryant, ancora problemi: in causa contro la madre
Sfortunatamente, le promesse di Kobe Bryant non hanno visto la luce. Vanessa ora sta facendo il possibile per evitare che le richieste della madre vengano accolte. “L’ho supportata per quasi 20 anni e non è mai stata l’assistente personale mia o di Kobe, né è stata una tata”. Vanessa oggi vive sola con le figlie Natalia, 17 anni, Bianka, 4 e Capri Kobe, 18 mesi . “Sono sempre stata una madre casalinga e io e mio marito siamo stati noi stessi le tate delle nostre figlie”.
“Per quasi vent’anni, abbiamo fatto in modo che mia madre vivesse in una nostra proprietà vicino casa. Ovviamente senza alcun costo perché il divorzio da mio padre le era già costato molto”, racconta Vanessa. “Io e mio marito pensavamo che fosse meglio per lei non vivere a casa nostra. Di tanto in tanto guardava le nostre ragazze, proprio come fanno la maggior parte dei nonni.”
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“All’inizio di quest’anno, stavo cercando una nuova casa per lei e, una settimana dopo, è andata in televisione e ha rilasciato un’intervista denigrando la nostra famiglia e facendo false accuse mentre viveva senza pagare l’affitto in un complesso di appartamenti recintati a Newport Coast”, sostiene la Bryant. “Nonostante quel tradimento, ero ancora disposta a fornire a mia madre sostegno mensile per il resto della sua vita, ma a quanto pare non è abbastanza”.
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