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Il processo ai Chicago 7: il film snobbato agli Oscar 2021

Il processo ai Chiacago 7 è l’ultimo film di Aaron Sorkin che racconta i fatti realmente accaduti nell’agosto del 1968 a Chiacago, durante uno dei processi più ingiusti e vergognosi della storia

di Staff | 28 Aprile 2021
Foto: Netflix

Sono passati alcuni giorni dalla cerimonia degli Oscar e già l’entusiasmo sembra essere magicamente scomparso. Resta però l’eccitazione per il ritorno nelle sale cinematografiche, i cui palinsesti si riempiono proprio delle pellicole che abbiamo visto candidate al premio più ambito dell’anno. Abbiamo tanto sentito parlare di Nomadland – vincitore dei tre Oscar principali – tanto quanto poco abbiamo sentito nominare il film di Aaron Sorkin.

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La pellicola narra il processo ai Chicago Seven, un gruppo di attivisti contro la guerra del Vietnam, accusati di aver dato vita allo scontro tra manifestanti e Guardia Nazionale, avvenuto il 28 agosto 1968 a Chicago, in occasione delle proteste alla convention del Partito Democratico. Si racconta la controcultura, le Pantere Nere, le proteste e l’enorme e vergognosa ingiustizia avvenuta in quell’aula di tribunale con un processo al limite dell’assurdo.

Il processo ai Chiacago 7

Foto: Netflix

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Il processo ai Chicago 7 recensione: perché un film del genere non funziona

Un montaggio in cui si alternano magistralmente sequenze realizzate da un cast stellare (Eddie Redmayne, Sacha Baron Cohen, Micheal Keaton e Mark Rylance) a frammenti di video di repertorio, per ricordare costantemente allo spettatore, la natura veritiera dei fatti narrati. Ma come mai un film di questo genere, così in linea con le dinamiche attuali, non ha avuto il riscontro di pubblico che ci si aspettava? C’è un elemento che cozza all’interno della narrazione, ovvero il tono utilizzato, che si rifà ai dettami della commedia, nonostante il film si discosti totalmente dal genere.

Per tutto lo svolgimento del film, la distinzione tra buoni e cattivi diventa sempre più netta fino alla figura del giudice, raccontata con una scrittura tanto esasperata da far perdere, allo spettatore, la bilancia del giudizio critico e razionale sulla vicenda. La Storia insegna che non è né tutto bianco né tutto nero, quindi raccontare la realtà storica di un evento ha certamente bisogno di una buona scrittura, ma non per forza di un’eccellente sceneggiatura (come in questo caso). Il processo ai Chicago 7 è un avvenimento troppo importante e serio per essere raccontato con lo stile un po’ patinato della commedia hollywoodiana, a cui siamo abituati. Nonostante i contributi storici, il peso del mezzo cinematografico si vede e si sente, facendo perdere quell’aura cruda di realtà e di ingiustizia d’obbligo in questo film.

Sara Radegonda

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