Le autorità americane in questi giorni hanno disposto il rientro in Italia di una statua romana importata illegalmente negli Stati Uniti: l’opera d’arte, che risale al I o II secolo, era stata sequestrata cinque anni fa, nel 2016, al porto di Los Angeles dopo che le autorità erano state allertate che si poteva trattare di un bene culturale protetto. Tuttavia al centro del procedimento giudiziario riguardo alla questione è emerso il nome della star di Hollywood Kim Kardashian.
Nei documenti del tribunale infatti la star verrebbe indicata come destinataria e importatrice della scultura nota con il nome di “Frammento di Atena Samian di Myron”: l’opera sembrerebbe provenire dalla Galleria Axel Vervoordt in Belgio e proprio Vervoordt è il nome del mercante d’arte belga che era stato assunto all’epoca per decorare la villa a Calabasas di Kim. La statua faceva parte di un carico di 5,5 tonnellate che conteneva anche altri oggetti d’antiquariato, oltre che a mobili moderni e oggetti decorativi.
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La decisione di chiedere la confisca definitiva della scultura è arrivata dopo che un archeologo del Ministero dei Beni Culturali Italiano ha analizzato l’opera in questione nel febbraio 2018 identificandola successivamente come la copia di una scultura greca originale. L’esperto, attraverso elementi scientifici e iconografici comparativi, ha anche collegato la scultura all’Italia. Sulla base di queste informazioni l’archeologo, nel rapporto di confisca, ha determinato che la scultura è stata “saccheggiata, contrabbandata ed esportata illegalmente dall’Italia” e per questo ne è stato chiesto il rimpatrio.
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