Rahul Vohra, attore popolarissimo in India per i suoi video sui social è morto all’età di 35 anni a causa del Covid-19. E poche ore prima del decesso ha sconvolto l’opinione pubblica indiana con un video in cui denunciava il pessimo stato della sanità del suo Paese. “Cerchi di chiamare gli infermieri, ma non vengono“, afferma Rahul, mostrandosi sofferente e debilitato.
“Arrivano dopo un’ora o più e in qualche modo devi farcela in loro assenza“, ha continuato. Questa frase sintetizza le gravi condizioni in cui versano gli ospedali dell’India. Un paese devastato dal Coronavirus in cui ancora oggi, a più di un anno dall’inizio della pandemia, si registrano centinaia di vittime che vengono cremate in pire a cielo aperto per strada.
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Il video risale a sabato scorso ed è stato pubblicato su Instagram dalla moglie Jyoti Tiwari. Non manca il tag al primo ministro indiano Narendra Modi. “Il mio Rahul ci ha lasciato, lo sanno tutti, ma nessuno sa come. Spero che mio marito ottenga giustizia”, ha scritto nella didascalia che accompagna il post. “Questa – spiegava Rahul Vohra indicando la maschera dell’ossigeno da cui respirava- è estremamente importante in questo drastico momento. Senza di essa, i pazienti si sentono disorientati e soffrono”.
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Non sono mancati i commenti degli amici e dei fan dall’attore che hanno voluto esprimere il dolore e l’indignazione. “Rahul non è morto di Covid, ma a causa del fallimento del sistema”, ha scritto il musicista Aadil Gurezi. Non manca chi ha accusato il governo: “In questo Paese le vite umane non valgono”.
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