Anche l’Argentina piange Raffaella Carrà. Lo dimostrano le parole del quotidiano argentino El Clarín, che l’ha ricordata come “l’amica di Maradona”, la donna che “era scappata da Hollywood per non cadere nella maledetta cocaina”. Scomparsa ieri, 5 luglio, all’età di 78 anni a Roma, Raffaella Carrà ha lasciato l’Italia sotto shock, dopo aver appreso la notizia dell’addio della regina del Tuca Tuca, il balletto che scandalizzò il Vaticano.
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Raffaella Carrà e Diego Armando Maradona erano uniti dalla stessa capacità di far sognare il pubblico, forse anche per questo motivo le loro strade si sono incrociate. Con una notte in cella, così è iniziata l’amicizia che ha legato Raffaella a Diego. Era il 1979, Maradona aveva soli 18 ann e apprezzava molto la Carrà, tanto da forzare il cordone delle forze dell’ordine per assistere ad un suo evento a Buenos Aires. L’arena era strapiena, ma Diego tentò comunque di entrare per ascoltarla. La situazione degenerò immediatamente e all’immancabile “Non sapete chi sono io” il pibe de oro si ritrovò a passare la notte dietro le sbarre. Più volte Raffaella ha ricordato questo divertente episodio. E a Madrid fu Diego di persona a consegnarle la sua maglia autografata.
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“Un essere fantasioso. Un artista in ogni aspetto della sua vita. Un amico al quale succedevano solo cose strane”, così la Carrà aveva ricordato nelle ultime interviste El Diez, che ha incrociato più volte nel corso della propria carriera tra palcoscenico e realtà. Ma domanda da un milione di dollari, un’amicizia speciale o qualcosa di più? “Una vecchia storia d’amore con Diego? Era un seduttore incallito”, aveva confessato la Raffaella .
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Raffaella Carrà Maradona: il sogno nel cassetto dell’Ariston
L’ex Pibe aveva un sogno nel cassetto: cantare una canzone al Festival di Sanremo con la Carrà, essere accanto a lei all’Ariston. Un desiderio che restò tale, stroncato sul nascere dalla stessa Raffaella, che ha raccontato: “Mangiammo insieme e lui mi confessò che voleva presentare il Festival con me e cantare una canzone. Gli dissi che non era il caso. In quel periodo aveva problemi con l’Agenzia delle entrate. Ti portano via tutto, ti fai del male, gli dissi per il suo bene”.
Alla notizia della sua scomparsa l’Italia, così come l’Argentina, è caduta in un profondo dolore, un vuoto incolmabile che potrà rimarginarsi solo con il tempo. Molto tempo, in questo caso. ”L’Argentina la ricorderà, tra tante altre tracce, per essere stata la musa ispiratrice di Susana Giménez”, scrive El Clarín. E sicuramente non solo per questo.
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