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Back to school, i vip tornano sui banchi di scuola e lo show fa il boom di ascolti: la nostra recensione

25 big del mondo della musica, della tv e dello sport, 12 bambini come insegnanti e una tostissima commissione: qual è la chiave del successo di Back to school? Proviamo insieme a scoprirlo…

di giuseppe | 5 Gennaio 2022
Foto: Ufficio Stampa Mediaset

Back to school fa il boom di ascolti e subito si grida al miracolo”: questo è quello che abbiamo potuto leggere in queste ore su tutte le migliori testate in seguito alla pubblicazione dei dati Auditel. È vero, era da tempo che Italia 1 cercava un format di successo e finalmente sembra averlo trovato in questo “innovativo” show, ma qual è la chiave del suo trionfo? Cerchiamo di scoprirlo insieme analizzando i suoi punti di forza, e perché no anche di debolezza.

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Intanto dobbiamo partire dall’idea di base del programma che pone al centro due dei pilastri della narrazione televisiva contemporanea: da un lato la presenza dei vip come protagonisti indiscussi dello show, dall’altra il racconto delle loro fragilità in un contesto – che in minima parte – richiama trasmissioni di successo come Il Collegio o La pupa e il secchione. Infatti, 6 vip per puntata si ritrovano ad affrontare il temutissimo esame di 5° elementare di fronte ad una commissione formata da cinque autentici maestri elementari che possono decidere se promuovere o rimandare alla puntata successiva i vipponi. E fin qui sembra nulla di straordinario: dove sta la novità?

SAVINO 2 Back to school

Foto: Ufficio Stampa Mediaset

 

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La novità – in parte – risiede nel confronto tra due generazioni: da un lato troviamo i Maestrini, 12 bambini dai 7 agli 11 anni, che con la loro simpatia e spontaneità riescono a conquistare il cuore del pubblico e dei personaggi famosi, regalando uno show adatto a tutta la famiglia. Dall’altra i Ripetenti, 25 vip che provengono da ambienti diversi – c’è chi arriva dal mondo della tv, chi da quello della musica e chi ancora da quello dello sport – e che per questo parlano a target differenti. A questo si può aggiungere un tassello in più: per antonomasia, infatti, i big dello showbiz – forse per la loro continua sovraesposizione mediatica e la maggiore probabilità di incorrere pubblicamente in strafalcioni – vengono ritenuti dal pubblico delle persone con un basso livello di cultura. Così in Back to school si soddisfa quella inspiegabile sete dei telespettatori di veder sbagliare i loro beniamini, portandoli a “godere” dell’insuccesso altrui.

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Back to school, i vip tornano a scuola e lo show fa il boom di ascolti

Dunque, nonostante non si tratti di nulla di estremamente innovativo poiché va a mixare elementi tratti da format già esistenti da tempo, Back to school riesce a conquistare il cuore dei telespettatori proprio perché si tratta del primo vero esperimento televisivo proposto in un marasma di format sempre uguali a se stessi, talvolta caratterizzati esclusivamente da una modifica del titolo. C’è da riportare, però, una notizia circolata nelle ultime ore sul web seconda la quale il programma avrebbe subito un rimpasto importante in seguito al blocco sulla messa in onda avvenuto lo scorso autunno: secondo alcune indiscrezioni, infatti, la parte registrata in studio sarebbe stata aggiunta in un secondo momento, portando così il programma ad abbandonare in parte il genere del factual, in leggero declino nell’ultima stagione tv – come dimostrato dal calo di ascolti registrato da Il Collegio. Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta questa prima puntata di Back to school?

Giulia SALEMI Back to school

Foto: Ufficio Stampa Mediaset