Si è ormai concluso da qualche giorno il Festival di Sanremo e ormai ciò che ci rimane sono i ricordi di questa edizione, che ha saputo stracciare ogni record della storia recente, riscuotendo un successo inaspettato. Tra le cose più piacevoli che ricorderemo sicuramente ci saranno i monologhi che ciascuna delle 5 ospiti femminili ha recitato sul palco dell’Ariston: dai più seri e profondi, a quelli più leggeri e ironici.
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Tra gli interventi più apprezzati dal pubblico c’è sicuramente il monologo di sabato sera, recitato da un’impeccabile Sabrina Ferilli, o come l’ha definito lei stessa, il suo non monologo. Durante tutto il suo discorso infatti è come se la Ferilli avesse parlato di tutto e al tempo stesso di niente: ha esordito elencando tutte le cose di cui non avrebbe parlato quella sera, esprimendo comunque un pensiero su ognuno di quegli argomenti in pochissime parole.
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Elencando tutto ciò che Sabrina Ferilli non è, la co-conduttrice ha elencato tante professioni che l’italiano medio fa sue di volta in volta: il virologo, allenatore di calcio ed esperto di calamità naturali, lasciando sul palco solo ciò che è veramente, Sabrina Ferilli, con le sue esperienze, la sua storia e la sua tenacia. Il risultato sono stati applausi scroscianti da parte di tutto l’Ariston, soprattutto per la sincerità e la schiettezza con cui si è espressa.
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Sabrina Ferilli Sanremo: svelato chi ha scritto il monologo
Nella giornata di ieri si è scoperto un dettaglio molto importante sul monologo, ovvero la penna che l’ha scritto. Ad aiutare Sabrina Ferilli è stata infatti Selvaggia Lucarelli, nota giornalista e personalità del mondo dello spettacolo. L’annuncio è stato effettuato dalla stessa Lucarelli sul suo profilo Instagram, con un post che recita: “Adesso che il volume è più basso e le luci sono spente, ringrazio Sabrina Ferilli per la fiducia che mi ha dato. È stato bello aiutarla a trovare le parole per dare il giusto vestito ai SUOI pensieri limpidi e mai banali. Ripeto, ai SUOI pensieri, perché fin da subito ha detto, lei: io voglio portare leggerezza”.
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