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Mara Venier sfida l’ira della Rai. Lucarelli: “Potrebbe anche essere silurata”

Mara Venier non si trova in una posizione facile dopo la lettura della nota Pro Israele durante la puntata di Domenica In: secondo Selvaggia Lucarelli, la Rai potrebbe anche decidere di lasciarla a casa…

di Eleonora Galli | 13 Febbraio 2024
Foto: Instagram @maravenier / @selvaggialucarelli

Non è un periodo semplice per Mara Venier che si è trovata tutto d’un tratto nel centro della bufera mediatica per la lettura della nota Pro Israele durante la diretta speciale di Domenica In dedicata a Sanremo. La conduttrice, trovatasi in difficoltà per le affermazioni forti di Ghali e Dargen D’Amico contro la guerra palestino-israeliana, si è trovata costretta dall’AD Rai Roberto Sergio a leggere in diretta un comunicato stampa che difendeva Israele contro la violenza di Hamas. Tuttavia, il popolo del web si è scagliato contro la conduttrice affermando che quello che stava facendo era censura nei confronti di pareri diversi rispetto a quelli promossi dal partito politico di maggioranza attualmente.

Selvaggia Lucarelli su Mara Venier e il comunicato Rai pro Israele

Anche Selvaggia Lucarelli ha analizzato la questione partendo proprio dalle parole pronunciate da Mara Venier: “Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano e continueranno a farlo la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta. Sono le parole che ovviamente condividiamo tutti, del nostro Amministratore delegato Roberto Sergio”. Ed è proprio questa generalizzazione di posizione, questo “condividiamo tutti” che non è piaciuto al pubblico, ai giornalisti e nemmeno a Selvaggia Lucarelli.

Mara Venier verrà cacciata dalla Rai? Selvaggia Lucarelli: “Potrebbe farlo”

Rispondendo ad alcune domande su Instagram, la giornalista ha commentato: “Il contraccolpo potrebbe essere che venga fatta fuori dalla Rai. Può permetterselo? Sì. Sarebbe giusto? Ovviamente no. Il punto è che dobbiamo batterci perché la tv smetta di essere politicizzata, dobbiamo appoggiare le persone che ci somigliano, votare bene, osservare i silenzi complici e sostenere il rumore, quello giusto”. Perciò la conduttrice starebbe rischiando molto grosso a quando viene detto: sia per aver letto davanti a tutti una nota pro Israele e quindi perdendo il sostegno del pubblico, sia per aver permesso che non uno, ma due cantanti, abbiano lanciato messaggi contro un genocidio che ancora viene negato.

Selvaggia Lucarelli Mara Venier

Foto: Instagram @selvaggialucarelli

Mara Venier accusata di censura per Dargen D’Amico e Ghali: “Non siamo tutti d’accordo”

La giornalista, come ci potrebbe immaginare, si è scagliata contro l’atteggiamento di Mara, ma non solo: si è scagliata anche contro chi non ha preso posizione a riguardo e ha preferito rimanere comodo in silenzio. Su Instagram, la Lucarelli ha commentato:

Mara Venier ha letto un comunicato obbedendo a un ordine dall’alto e dicendo che “tutti siamo d’accordo”. Male, ok. Ma (praticamente) tutti i suoi colleghi e qualunque persona nota graviti nel mondo della tv, del cinema e del web non ha mai detto mezza parola su Gaza, pur godendo di spazi personali e liberi in cui parlare. Compresi quelli che ieri sedevano accanto a lei a commentare canzoni. Non mi pare che si possa considerare più ammirevole il silenzio complice che l’obbedienza in diretta tv. Aggiungo che mi piacerebbe sapere come mai ad Amadeus non sia stata imposta la lettura dello stesso comunicato, visto che sono state dette le stesse cose a Sanremo e davanti a 10 milioni di spettatori. Forse per non mettere in imbarazzo il grande padrone del festival? Come al solito scegliamo il bersaglio tra quelli che inciampano per sbaglio o si mimetizzano peggio. Gli altri continueranno a lavorare beati e nessuno si domanderà “ma doverano mentre si consumava un genocidio?, perché tanto presto ce ne saremo dimenticati.

Anzi, del loro silenzio non ce ne siamo neppure accorti. Ed è quello sui cui contano.