Il Festival di Sanremo, si sa, non è solo un evento rilevante dal punto di vista musicale, ma è un vero e proprio palcoscenico a disposizione degli artisti che, spesso, decidono di sollevare tematiche attuali e importanti, non solo per l’Italia ma per il mondo. Dall’immigrazione alla guerra, anche questo Sanremo 2024 si è fatto portatore di messaggi di spessore ai quali però si sono susseguite alcune polemiche. Ad attirare le critiche dei telespettatori, soprattutto la puntata di Domenica In, andata in onda direttamente dall’Ariston ieri pomeriggio.
Angelina Mango a Domenica In: “La mia caduta? Ero talmente entusiasta che…”
Domenica In, il discorso di Ghali e la risposta dell’Ad Rai Roberto Sergio
Nelle scorso ore l’ambasciatore di Israele a Roma, Alon Bar, ha protestato per le parole di Ghali pronunciate sul palco dell’Ariston. Nel corso della serata finale, infatti, dopo aver cantato Casa mia e salutato la mamma in platea, il rapper ha dialogato con il pupazzo-alieno Rich Cholino lanciando il suo appello sulla guerra in Medio Oriente. “Stop al genocidio”, ha gridato. Un atteggiamento non condiviso da Bar che ha così commentato:
“Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi insieme ad altre decine di ostaggi israeliani. Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto”
Ospite ieri a Domenica In, Ghali ha voluto rispondere alle parole dell’ambasciatore, sottolineando come anche i musicista debbano farsi portatori di messaggi importanti. “Ho sempre parlato di questo da quando sono bambino, non è dal 7 ottobre e internet può documentare. Questa cosa va avanti già da un po’. La gente ha sempre più paura di dire ‘stop alla guerra e stop al genocidio’ e il fatto che lui dica così non va bene, continua questa politica del terrore”. E ancora: “Le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono ‘viva la pace’ e non deve succedere. L’Italia porta valori completamente opposti. Ci sono dei bambini di mezzo”.
Domenica In, Mara Venier legge un comunicato pro Israele
Parole taglienti quelle di Ghali che, evidentemente, hanno allertato i vertici Rai. Prima della fine della puntata, infatti, Mara Venier ha letto un testo scritto dall’Ad Rai Roberto Sergio:
“Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta”.
Mara ha poi concluso: “Sono le parole, che ovviamente condividiamo tutti, del nostro Amministratore Delegato Roberto Sergio”. Il pubblico non ha gradito questo intervento, tanto che alcuni dei presenti in sala hanno iniziato a fischiare. La conduttrice ha fatto così partire la canzone di Angelina per mascherare “le proteste”. I telespettatori da casa, però, non sono rimasti in silenzio e sui social hanno espresso tutto il loro dissenso nei confronti di quello che è successo. “Oggi è stata scritta una bruttissima pagina di televisione. Mara Venier ti dovresti vergognare. Solo un’ora fa elogiavi Ghali per il suo discorso”, scrive un utente. Molti, infatti, hanno descritto quanto accaduto come “poco democratico” affermando che “la tv pubblica è diventata tv di Stato come nelle peggiori dittature”. Al momento Venier non si è espressa in merito.