Di fronte ad un processo giudiziario ogni imputato è, per legge, innocente fino a prova contraria. Ma cosa succede una volta che la gogna mediatica ha già individuato il colpevole – sentenziandolo categoricamente – e alla fine quest’ultimo viene dichiarato innocente? Cosa succede dopo la carriera di un attore, due volte premio Oscar, come Kevin Spacey è stata completamente distrutta dal processo per molestie, da cui ne è uscito innocente? Di fronte a casi come questi, sempre più frequenti, ad un caos smisurato di fronte alle accuse corrisponde un vergognoso silenzio, soprattutto nel caso in cui il presunto colpevole venga poi scagionato; perché, in fin dei conti, per l’opinione pubblico – e per Hollywood che non ci ha pensato due volte prima di tagliarlo fuori – rimane comunque colpevole anche dopo la sentenza. Ma nella era post-processo per l’attore di American Beauty c’è comunque un percorso di ritorno alla vita, iniziato ieri al Museo del Cinema di Torino, dove Spacey ha ricevuto il premio Stella della Mole nella sua prima uscita pubblica dopo il verdetto.
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Kevin Spacey Torino lo premia dopo il processo per molestie
Dopo essere stato insignito del premio, Kevin Spacey ha lasciato spazio ai ringraziamenti: prima il compagno Evan Lowestein poi il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi e il suo doppiatore Roberto Pedicini; una menzione speciale è stata riservata dall’attore alla città di Torino e al Museo del Cinema: “Grazie per aver avuto le palle di inviarmi qui oggi” ha detto, scegliendo di sottolineare “le palle” dicendolo proprio in italiano. Un ringraziamento che voleva essere una provocazione e un chiaro riferimento alla vicenda giudiziaria che l’ha coinvolto, a seguito del quale è stato escluso da tutte le produzioni, tagliato fuori da quella Hollywood che l’aveva tanto amato e che non ha perseguito – neanche per un secondo – la presunzione d’innocenza. Inoltre, la presenza dell’attore nel capoluogo piemontese ha suscitato non poche polemiche…
Foto: PrPhotos
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Kevin Spacey Torino premio Stella della Mole che ha suscitato non poche polemiche
La notizia del premio dato dal Museo del Cinema di Torino a Kevin Spacey aveva creato non poco scompiglio nella borghese e bigotta Italia; polemiche a cui l’istituzione aveva risposto con intransigenza: “Nessun ripensamento. Premiamo la vita artistica di Spacey, siamo il Museo del Cinema, la casa del cinema e di cinema stiamo parlando” avevano fatto sapere. La risposta può essere sottoscritta senza dubbio come lodevole da parte dell’istituzione e indica quanto la gogna mediatica – scaturita da eventi come questi – sia a pieno titolo un meccanismo sadico, malato e profondamente ingiusto. Soprattutto considerando che Kevin Spacey, per la giustizia, è innocente.
