La televisione italiana gode di discreta salute, a dispetto dei disastrosi pronostici che la davano per certa la sua morte. Nonostante lo stato dell’arte sia tendenzialmente positivo, lo stesso non si può dire però della creatività: nei palinsesti infatti è sempre più raro incontrare programmi nuovi, format di matrice fresca, ricadendo nella trappola delle trasmissioni di comfort che, seppur siano garanzia di successo, contribuiscono ad una generale fossilizzazione. Dunque in uno scenario televisivo fatto di programmi ormai cult, le poche novità spiccano notevolmente, donando una punta di colore al grigiore della tradizione. È il caso di Call of Beauty, il nuovo programma di Real Time condotto da Giulia De Lellis e il makeup artist Manuele Mameli che ha debuttato sabato 11 marzo, con le prime due puntate.
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Call of beauty Real time: un pastiche all’italiana che danza con i suoi limiti
Call of Beauty è un talent show a tema makeup che accoglie 8 giovani content creator, i quali si sfidano a colpi di pennello, prima in una prova tecnica decisa da Manuele Mameli, e poi in una artistica (compresa di realizzazione di un TikTok), giudicate – oltre che dal makeup artist e da Giulia De Lellis – da un terzo ospite. In ogni puntata saranno due i content creator a sfidarsi per ambire al premio finale: diventare Brand Ambassador di Smashbox (main sponsor del programma) e volare a Los Angeles per il lancio del nuovo prodotto. Un programma nuovo dall’anima pastiche, in cui si incontrano diversi format di matrice tradizionale: dai primi video tutorial di Clio Makeup ai talent della tv generalista, fino ai talent/reality d’oltreoceano come Making The Cut e Next in Fashion.
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Richiami evidenti, a cui viene aggiunto un tocco di contemporaneità con l’inserimento – decisamente degno di nota – della componente social: i concorrenti infatti, nell’ultima prova, dopo aver realizzato un makeup da abbinare ad un outfit che rispetti il tema della puntata, dovranno anche realizzare un TikTok che racconti la realizzazione dell’intero look, il quale farà poi parte della valutazione finale. Il ruolo attivo dei social, che per la prima volta diventano parte di una narrazione televisiva, è probabilmente la vera chicca di un programma che, malgrado un concept innovativo, non riesce a spiccare come dovrebbe. A dimostrazione di ciò i dati d’ascolto e un’accoglienza di pubblico non di grande entusiasmo: 93.000 spettatori (0.9%) nel primo episodio e 71.000 spettatori (0.7%) nel secondo episodio. La causa principale della mancanza di entusiasmo da parte del pubblico è probabilmente da imputare ad una condizione poco brillante, ad opera di due personaggi – come la De Lellis e Mameli – tanto a loro agio nelle Instagram stories, ma che non riescono a trovare la propria dimensione nello schermo televisivo.
