Platinette ha 67 anni e, proprio il 14 marzo è stato colpito da un ictus ischemico. La notizia ha fatto subito il giro del web, allarmando i fan, ma fortunatamente è stato soccorso in tempo, riuscendo dopo poche settimane, attraverso una foto su Instagram in cui si è mostrato stabile e abbastanza in forma, a tranquillizzare tutti. In particolare, Mauro Coruzzi, vero nome del conduttore radiofonico, ha anche postato un video della sua cagnolina nel cortile dell’ospedale, che è stata portata al padrone probabilmente da un’amica per sollevargli il morale. Dopo tutto, erano già parecchi giorni, quasi 20, che il conduttore radiofonico era in ospedale e per lui non ci sarebbe stato niente di meglio che rivedere Kiri. Fortunatamente ora Platinette è stato dimesso e può godersi a pieno la sua cagnolina, felicissima di rivederlo dopo così tanti giorni separati.
Platinette dimesso: il video con la sua cagnolina Kiri emoziona i fan
Tutto il web ormai sa che Platinette è particolarmente legato alla sua cagnolina Kiri, compagna di mille avventure e sempre presente nella vita del conduttore. Mauro Coruzzi ha voluto personalmente ringraziare l’ospedale, scrivendo sulla descrizione di una foto di Instagram: “Grazie alla struttura Niguarda e ai miei #angelicustodi. Dopo essere stato dimesso, la prima a salutare “Plati” è stata proprio la sua cagnolina: “Dopo 20 giorni, ho rivisto la #kiri all’esterno”. Attraverso queste poche parole, è stata trasmessa ai follower tutta la felicità nel rivedere Kiri, che si può vedere in un video su Instagram postato dal padrone che corre felice verso di lui scodinzolando.
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Platinette ictus: ecco le parole del conduttore radiofonico
Platinette ha raccontato in prima persona alla Gazzetta di Parma i momenti terribili che ha vissuto a causa dell’ictus subito, lo spavento e il percorso per ritornare alla normalità. Mauro Coruzzi, originario di Langhirano, racconta come, al momento del malore, si sia sentito come “bloccato in un fermo immagine, paralizzato dall’incapacità e dalla sorpresa di non riuscire ad avere reazione alcuna”. Il conduttore radiofonico non ha potuto non menzionare Andrea, il suo fisioterapista, che si è accorto immediatamente di quanto stesse succedendo e ha chiamato il 118. Durante l’intervista ha anche descritto le prime notti in ospedale dove “dormire sarà un lusso o uno stato che mi resterà estraneo, non voglio perdermi nemmeno un istante del vivere”. “Passano i giorni e sente che qualcosa si muove e qualcosa no (la mia volontà di farcela?), perché, sia chiaro, ‘dal diamante non nasce niente, dal letame nascono i fior’, citando De Andrè, e solo quando ti senti in mezzo ad un mare di… guai, è la tua spinta che diventa una marcia in più a farti risalire in superficie, la sola che farà la differenza”. Queste le parole di Platinette, lo sfogo, ed ora il percorso di riabilitazione. “Non permettete che vi sia strappata via la speranza, per voi, per chi vi sta vicino, per un dopo che può solo migliorare”.
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