Come una fenice che rinasce dalle sue stesse ceneri. Nella mitologia antica, la fenice è l’uccello che simboleggia la forza della rinascita; un animale in grado di ritrovare e ricostruire sempre un nuovo sentiero, una volta smarrito il precedente. E, nonostante l’ideologica distanza, non sembra però esserci metafora migliore che riassuma la nuova anima che emerge dalla seconda stagione di And Just Like That, il sequel-reboot di Sex and The City – i cui primi due episodi sono disponibili su Sky e in streaming su Now Tv. Dopo una prima stagione che aveva sì acceso le nostalgiche fantasie del pubblico ma le aveva anche – con la stessa velocità – demolite e disattese, con la traumatica morte di Mr. Big, il nuovo status di vedova di Carrie – sempre chic anche in total black – e l’ingresso delle tematiche Lgbtq+, i nuovi episodi invece riservano nuove sorprese.
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And Just Like That 2 recensione: l’anima di Sex and The City risorge dalle ceneri degli anni Novanta
Nella prima stagione avevamo assistito ad un traumatico approdo nella seconda vita delle protagoniste, non più giovani e libere come un tempo bensì alle prese con le difficoltà della contemporaneità, seguito da una pesantezza di fondo dovuta alla morte di Big; il tutto aveva contribuito a soffocare quella leggerezza fatta di scarpe e chicchere tra amiche che aveva reso grande la serie di Darren Star alla fine degli anni Novanta. Ma per rinascere bisogna prima, effettivamente, morire. Perché i primi due episodi della seconda stagione segnano un’effettiva – e si spera definitiva – uscita dal tunnel dello smarrimento, che inaugura un nuovo sentiero narrativo dai floridi orizzonti. La pesantezza e il black della prima stagione sembrano ormai essere un ricordo lontano: Carrie ha ritrovato la spensieratezza nei giovedì notte trascorsi insieme al produttore del suo podcast, Miranda si gode il suo amore per Che (Sara Ramirez) nelle coste della West Coast, Charlotte resta sempre Charlotte e le nuove protagoniste finalmente trovano il proprio legittimo spazio nella storia.
Foto: Ufficio stampa Sky Italia
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And Just Like That 2 nuovi episodi: resta il pericolo della ricaduta cringe
And Just Like That 2 ritrova quindi l’anima dell’originale Sex and The City, inaugurando quella che sembra essere la strada giusta per il racconto della seconda vita delle protagoniste e per l’ingresso dei nuovi personaggi come Lisa, Seema e Nya che aprono nuove ed interessanti linee narrative. Resta però nel complesso della visione il pericolo e la paura dello spettatore di una ricaduta imbarazzante – cringe, come si direbbe utilizzando termini anglofoni -, dovuta ad un linguaggio volutamente volgare che spesso suona però troppo pretenzioso e poco spontaneo. Un linguaggio esplicito che negli anni di Sex and The City suonava rivoluzionario, ma che oggi ha bisogno di essere calato meglio all’interno di uno “slang” che è ben distante da quello che il pubblico è abituato a esperire nel quotidiano. Certo è che la visione dei primi due episodi non basta per giudicare la resa complessiva, soprattutto alla luce dell’imminente ritorno di Aidan, uno degli storici fidanzati di Carrie, e di Samantha Jones (Kim Catrall). C’è qualcuno che dice che And Just Like That 2 ha inventato il nuovo genere delle serie tv da spiaggia e noi non potremmo essere più d’accordo di così.
Foto: Ufficio stampa Sky Italia