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Avenger, la baby Jeep che sorprende

Uno stile inconfondibile, dimensioni compatte e grande abitabilità,Jeep Avenger sta conquistando il mercato italiano con la sua versione a benzina da 101 Cv

di Francesco Ippolito | 4 Novembre 2023

Il successo di Avenger non conosce soste. La più piccola delle Jeep, primo modello del marchio ad essere proposto anche inversione full electric, sta scalando rapidamente le classifiche, non solo a livello europeo ma anche nel nostro paese, tanto da conquistare a ottobre il primato tra le vendite di auto a benzina con 3.326 unità aggiudicandosi anche il premio Auto Europa assegnato dall’unione dei giornalisti italiani dell’automobile.

Compatta come un’utilitaria , è lunga poco più di 4 metri, ma dall’abitacolo comodo e spazioso, Avenger colpisce per il suo design semplice e pulito con l’inconfondibile calandra Jeep che la identifica immediatamente. Delle due versioni, l’elettrica da 156 Cv e 400 Km di autonomia e il benzina tre cilindri turbo da 101 Cv, è proprio quest’ultima ad aver attratto la nostra attenzione.

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Dotato di buona coppia e di una eccellente fluidità il tre cilindri turbo, abbinato ad un cambio manuale a sei rapporti, sa farsi apprezzare in ogni condizione di marcia, sia sul misto, dove si evidenza la maneggevolezza e un ottimo equilibrio di assetto, sia in fuoristrada grazie ad una generosa altezza da terra (20 Cm) che consente di percorrere con facilità anche tratti abbastanza sconnessi. Attenzione però,

Avenger non è una 4×4, ma grazie ai controlli elettronici la baby Jeep può affrontare con una certa facilità superfici a scarsa aderenza come neve, fango o sabbia, semplicemente selezionando la modalità tramite un comodo pulsante sul tunnel, mentre per le discese ripide e scivolose troviamo anche l’hill descend control. Sullo sterrato in particolare si procede con grande facilità,


con un ottimo assorbimento delle asperità grazie alla buona taratura delle sospensioni e con un rollio decisamente contenuto, mentre l’assorbimento dello sconnesso è davvero buono. Su strada Avenger si guida davvero bene con la trasmissione a sei rapporti che consente di affrontare con facilità i tratti misti dove si apprezza la rapidità dei cambi di direzione disponendo sempre della coppia e della potenza adeguata. Altrettanto

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piacevole e anche rilassante la guida autostradale dove si può utilizzare anche il cruise control adattivo presente sulla versione altitude, e se poi abbiamo bisogno di maggiore brio si può impostare la modalità di guida sport che rende la vettura ancora più reattiva e scattante. I consumi del tre cilindri invece sono più che accettabili con una media reale che abbiamo verificato durante la nostra prova di 6,1 litri per 100 Km.

L’abitacolo

A dispetto della lunghezza di soli 408 cm , l’abitacolo della Jeep Avenger è spazioso: quattro adulti viaggiano senza difficoltà. Davvero ben fatti gli interni che spiccano per la razionalità e la pulizia delle linee, dove troviamo anche le luci d’ambiente con otto colori selezionabili a scelta. Molti comandi sono analogici, come ad esempio la manopola per il volume dell’audio e le levette del climatizzatore.

La sicurezza

Su tutti gli allestimenti troviamo di serie la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento di corsia e il rilevatore della stanchezza del conducente. L’allestimento Altitude aggiunge il cruise control adattativo e la Summit anche il monitoraggio dell’angolo cieco.

Tre versioni

Il prezzo della Avenger benzina parte da € 24.300 per l’allestimento Longitude che ha di serie il climatizzatore manuale, il cruscotto digitale di soli 7,3” e lo schermo infotainment di 10,3”. La Altitude (€ 26.300) aggiunge i cerchi in lega di 17 pollici anziché 16, migliori rivestimenti per i sedili, i sensori di distanza posteriori, il climatizzatore automatico, il portellone motorizzato e il centrale più grande (10,3”). La Summit, top di gamma del modello (€ 29.300) è la più ricca e dispone anche delle ruote di 18”, dei fari full led automatici, dei fendinebbia a diodi, dei vetri posteriori scuri e della piastra di ricarica per cellulari, ma anche le poltrone riscaldabili, la retrocamera, i sensori di distanza anche davanti e il portellone che si apre senza mani, allungando un piede sotto il paraurti posteriore.

Francesco Ippolito