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Roberto Saviano ricorda Adam Jendoubi: chi era l’attore scomparso a Napoli

“Na botta rint’ ‘o core”. Roberto Saviano ha condiviso su Instagram un post commovente in occasione della scomparsa del giovane attore Adam Jendoubi…

di Redazione Rumors.it | 10 Gennaio 2024
Foto: Instagram @robertosaviano_official @adamjendoubi_official

Na botta rint’ ‘o core“. Inizia così il commovente post scritto e condiviso su Instagram dal conduttore e scrittore Roberto Saviano in occasione della tragica scomparsa del giovane attore Adam Jendoubi, 23 anni. Infatti, purtroppo Adam non ce l’ha fatta, dopo aver passato nove giorni in coma a seguito di un grave malore avvenuto durante la notte di Capodanno. Il ragazzo era conosciuto per la sua partecipazione in La paranza dei bambini, tratto dall’omonimo libro di Saviano, e come protagonista nel videoclip della canzone Tu t’e scurdat’ ‘e me dell’artista napoletano Liberato. Oggi, a darci il triste annuncio è stato il fratello Habib anche se le cause effettive della morte non sono ancora state comunicate ufficialmente. Così, Saviano ha voluto rendergli omaggio e si è sentito di voler dedicare al ragazzo una lettera davvero toccante…

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Lo scrittore con un commovente messaggio su Instagram ha così voluto dire addio al giovane ragazzo:

Na botta rint’ ‘o core ho sentito quando mi hanno avvertito che Adam era grave dopo essersi sentito male la notte di Capodanno. In un primo momento sembrava che Adam avesse avuto un incidente con il motorino ma l’ospedale ha poi confermato: arresto cardiaco grave. Adam Jendoubi si è spento a 23 anni. Morire nell’età dell’esordio alla vita genera disperazione: tutto sbagliato, tutto insensato, è impossibile trovare consolazione. L’avevo incontrato a Napoli anni fa, ancora adolescente, era appena uscito il video della canzone di Liberato dove interpretava il ruolo di protagonista e stava vivendo la prima curiosità delle persone che lo riconoscevano in strada. Espressivo, dinamico, intenso, non è facile in un video senza una sola parola pronunciata, permettere al proprio profilo di emergere così chiaramente. Sentimentale e a tratti guascone, il regista voleva che si caratterizzasse così e Adam nel quotidiano era così. Adam aveva il viso della nuova Napoli: metà polacco, metà tunisino e completamente partenopeo. “Ecco perchè sei così bello – gli avevo detto – sommi più culture ed è sempre così, bellezza nasce da ciò che si mischia, si intreccia, si confonde perché dispone la vita in forme nuove e inaspettate”. Mi guardò perplesso e decise di rispondere con un sorriso a tutto quel blaterare che non aveva capito dove andasse a parare, io imperterrito continuai: “Hai dentro di te tre culture e quante lingue parli?”. “Io parlo il forcellano” rispose e finimmo nel chiasso delle risate. Adam l’avevamo scelto per il ruolo di Aucelluzzo nel film “La paranza dei bambini”, fare l’attore era sua aspirazione vera. E ora? E ora non c’è altro atto possibile che ricordare, resteranno come traccia della sua vita i video, il film, le foto e la memoria di chi è cresciuto con lui a Forcella. Resterà la storia di un ragazzo figlio di due migranti, di due culture distanti e che Napoli ha saputo rendere prossime come sempre fa questa città che tutto avvicina dando cittadinanza universale a chiunque la attraversa e vive. E resteranno i suoi organi che continueranno a respirare in altre vite. Addio Adam, addio ragazzo.

Adam Jendoubi è morto: parla il fratello Habib

Il fratello sempre su Instagram ha comunicato la morte del ragazzo con un commovente messaggio d’amore:

Sangue mio, spero che hai finito di soffrire. Hai dimostrato di essere un leone fino alla fine, uomo vero con valori e principi scegliendo già a 18 anni che il giorno della tua morte avresti voluto donare gli organi e così hai fatto. Oggi cambia totalmente la mia vita perché tu, fratello mio, non sarai più di fianco a me, ma so che mi guarderai dall’alto proteggendomi sempre.

 

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Un post condiviso da Roberto Saviano (@robertosaviano_official)