Eva Riccobono, volto noto della moda e del cinema italiano, si apre sulle pagine di Grazia, raccontando il suo percorso personale e professionale, dall’adolescenza ribelle alle gioie della maternità. In un’esclusiva intervista, la modella e attrice rivela i dettagli più intimi della sua vita, compresa la sua visione sulla maternità e il significato della mammitudine.
Eva Riccobono, l’intervista Grazia: mammitudine, una vita tra passerelle e famiglia
A soli 26 anni, Eva Riccobono ha deciso di abbandonare le passerelle, sentendosi sola e insoddisfatta nel mondo della moda. Nonostante il successo, ha preferito dedicarsi alla famiglia, sposando il produttore musicale Matteo Ceccarini e diventando madre di due bambini. Tra le righe dell’intervista, emergono le parole di Eva sulla maternità, un viaggio che ha trasformato radicalmente la sua vita.
“Ho letto nei libri di psicopedagogia che i primi 36 mesi di vita sono cruciali per un bimbo. Ora comincio ad annusare un po’ nel mondo del lavoro. Ma fino ad oggi avevo solo voglia di stare con loro, la più bella cosa della mia vita: è un lusso, oggi, poter stare con i figli quanto lo desideri”
Il concetto di “mammitudine”, un sentimento di profonda connessione e dedizione verso i propri figli, diventa chiaro nelle sue parole:
“Se ti stacchi dai figli stai male, se li affidi a una tata stai male. Se fai loro il bagnetto vai in estasi. Io ho deciso di vivere questa malattia. E dico alle donne ‘colpite’ di non avere sensi di colpa”.
Moda inclusiva e futuro
Nonostante il cambiamento nell’industria della moda, con l’inclusione di top model più mature sulle passerelle, Eva Riccobono ha deciso di non tornare a sfilare. Tuttavia, apprezza il messaggio di inclusività che queste nuove tendenze portano con sé, riconoscendo che ognuno ha la propria bellezza e che l’inclusione è un cambiamento duraturo nella società. Mentre il suo futuro potrebbe riservare qualche sorpresa nel mondo della moda, per ora Eva sembra concentrata sulla sua famiglia e sulle opportunità che la vita le offre.
