Loredana Bertè, un’icona della musica italiana, si prepara per il suo dodicesimo ritorno al Festival di Sanremo con la canzone Pazza. Questa volta l’artista presenta un brano dal carattere autobiografico e ha rivelato che la canzone parla di lei e dell’amore per se stessi:“Solitamente mi odio abbastanza, ma in questo momento mi amo, mi amo disperatamente”, ha confessato la cantante. Il ritorno di Bertè a Sanremo 2024 è stato fortemente voluto da Amadeus, conduttore del Festival, che ha annunciato che questa sarà la sua ultima edizione. Loredana Bertè ha accettato l’invito con entusiasmo, sottolineando il desiderio di essere ricordata negli anni storici del Festival.
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Qual è il significato di Pazza di Sanremo 2024 di Loredana Bertè?
Con il suo stile unico e la sua potente presenza scenica, Loredana Bertè si prepara a regalare al pubblico del Festival di Sanremo un’altra performance indimenticabile. Con Pazza, abbracciando il potere di essere se stessa e amarsi senza riserve. Il brano, ascoltato in anteprima da Carlo Moretti per Repubblica e giudicato con un 9/10, promette di essere un altro successo nella lunga e illustre carriera dell’artista: “Sono sempre la ragazza che per poco già s’incazza. Amarmi non è facile”. In un’intervista, Bertè riflette sulla società odierna: “essere normali è la più grande trasgressione”. Sottolinea anche il fatto che le domande sulla trasgressione vengono poste principalmente alle donne anziché agli uomini, suggerendo un cambio di prospettiva nell’industria musicale.
Pazza di Loredana Bertè: il testo del brano
Sono sempre la ragazza
Che per poco già s’incazza
Amarmi non è facile
Purtroppo io mi conosco
Ok ti capisco
Se anche tu te ne andrai via da me
Col cuore ti ho spremuto come un dentifricio
E nella testa fuochi d’artificio
Adesso vado dritta ad ogni bivio
Va bene sono pazza che c’è, che c’è
Io sono pazza di me, di me
E voglio gridarlo ancora
Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola
E sono pazza di me
Sì perché mi sono odiata abbastanza
Prima ti dicono basta sei pazza e poi
Poi ti fanno santa
Io cammino nella giungla
Con gli stivaletti a punta
E ballo sulle vipere
Non mi fa male la coscienza
E mi faccio una carezza perché non riesco a chiederle
Col cuore ti ho spremuto come un dentifricio
E nella testa fuochi d’artificio
E se in giro è tutto un manicomio
Io sono la più pazza che c’è, che c’è
Io sono pazza di me, di me
E voglio gridarlo ancora
Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola
E sono pazza di me
Sì perché mi sono odiata abbastanza
Prima ti dicono basta sei pazza e poi
Poi ti fanno santa
Scusa se ti ho fatto male
Forse non sono normale, è un forse
Io sono pazza di me, di me
E voglio gridarlo ancora
Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola
E sono pazza di me
Sì perché mi sono odiata abbastanza
Prima ti dicono basta sei pazza e poi
Poi ti fanno santa
Tutti i Festival di Sanremo di Loredana Bertè
La storia di Bertè al Festival di Sanremo è lunga e ricca di successi. Il suo esordio nel 1986 con Re e un pancione finto la ha immediatamente consacrata come una star. Le sue partecipazioni successive nel 1988 con Io, nel 1991 con In questa città, nel 1993 in coppia con la sorella Mia Martini con Stiamo come stiamo, nel 1994 con Amici non ne ho e nel 1995 con Angeli & angeli hanno contribuito a consolidare la sua presenza nel panorama musicale italiano. Tra le altre partecipazioni di spicco, nel 1997 con Luna, nel 2002 con Dimmi che mi ami e nel 2008 con Musica e parole, anche se quest’ultima esperienza si concluse con la squalifica per plagio. Nel 2012, Bertè fece un ritorno di successo in coppia con Gigi D’Alessio presentando Respirare, e nel 2019 partecipò con Cosa ti aspetti da me.
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