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Sciopero Hollywood, gli sceneggiatori e il compromesso: l’intelligenza artificiale oggi fa meno paura

Lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, che ha tenuto banco da maggio 2023, si è concluso con un accordo tra gli studios e il sindacato. Un compromesso che visto gli sceneggiatori aprirsi all’intelligenza artificiale, ecco cosa prevede l’accordo

di Sara Radegonda | 28 Settembre 2023
Foto: Pexels

La bandiera bianca degli sceneggiatori di fronte all’intelligenza artificiale. Dopo 148 giorni di sciopero, gli sceneggiatori di Hollywood hanno raggiunto un accordo vantaggioso per le parti con gli studios, ottenendo importanti garanzie in merito all’uso dell’intelligenza artificiale, in una delle prime grandi battaglie sindacali sull’IA generativa sul posto di lavoro. Se all’inizio dei picchetti il tema dell’AI non rappresentava il cuore pulsante della disputa, nel corso dei mesi ha assunto una sempre maggiore rilevanza non solo agli occhi degli addetti ai lavori: la minaccia dell’intelligenza artificiale ha infatti portato all’attenzione dell’opinione pubblica le implicazione etiche di un eventuale – e sempre più imminente – scontro tra uomo e macchina, rendendo evidente la necessità di garanzie e regolamentazioni ottenute nell’accordo conclusivo.

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Sciopero Hollywood intelligenza artificiale “non è uno sceneggiatore”

Come riportato da Variety, l’IA è stato l’ultimo punto da sciogliere che ha condotto alla fine al lunghissimo sciopero. Nell’accordo finale è stato chiarito che “l’IA non è uno scrittore” e stabilisce che l’intelligenza artificiale non potrà scrivere o riscrivere materiale letterario, né essere utilizzata come materiale di partenza o sostituire i crediti di uno scrittore. Inoltre è stato previsto un sso facoltativo: gli sceneggiatori potranno infatti utilizzare i chatbot a loro piacimento, ma nessuno studio può imporre loro l’uso di software di IA. Gli studios devono inoltre comunicare agli sceneggiatori se il materiale fornito loro è stato generato dall’IA. Infine gli sceneggiatori hanno dovuto aprirsi all’intelligenza artificiale con una grande concessione della WGA per cui le sceneggiature esistenti possono essere utilizzate per addestrare i modelli di IA. Dunque, garantendo il coinvolgimento di scrittori umani in tutti i progetti, la WGA ha assicurato che lo scenario che i suoi membri temono (cioè che l’IA rubi il lavoro) non si verificherà, almeno per i prossimi tre anni.