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The End! Lo sciopero di Hollywood è (quasi) finito: c’è l’accordo tra WGA e AMPTP. Ma cosa succede ora?

Dopo 146 giorni dall’inizio dello sciopero, il sindacato WGA e i principali studios e streamer hanno raggiunto un accordo provvisorio, definito come “eccezionale”. Ma che cosa succederà ora che l’accordo è stato raggiunto?

di Sara Radegonda | 25 Settembre 2023
Foto: Pexels

Hollywood tira un sospiro di sollievo. La WGA e i principali studios e streamer d’oltreoceano hanno raggiunto un accordo provvisorio su un nuovo contratto triennale che promette di porre fine allo sciopero – iniziato il 4 maggio –  che ha avuto pesanti ripercussioni sull’intero settore dell’intrattenimento. Durante il weekend erano arrivati i primi segnali positivi in merito ad un probabile accordo tra le parti, concluso poi domenica quando la Writers Guild of America ha comunicato ai membri del sindacato di aver raggiunto un accordo con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers. “Possiamo dire, con grande orgoglio, che questo accordo è eccezionale – con guadagni significativi e protezioni per gli scrittori in ogni settore dell’associazione”, ha scritto il comitato di negoziazione della WGA in un’e-mail inviata ai membri.

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Sciopero Hollywood finito quasi: manca il voto finale ma l’accordo “è eccezionale”

Nonostante un accordo sia stato raggiunto, la fine dello sciopero – che dura da 146 giorni – non può essere ancora dichiarata ufficialmente: “Per essere chiari, nessuno tornerà al lavoro fino a quando non sarà specificamente autorizzato dalla Gilda. Siamo ancora in sciopero fino ad allora”, si legge nel messaggio ai membri. Infatti prima che si giunga alla fine ufficiale dello sciopero è necessario che il comitato di negoziazione voti se raccomandare che l’accordo venga sottoposto al voto del consiglio della WGA West e del consiglio della WGA East. Se entrambi i voti approveranno il patto, il contratto sarà inviato per la ratifica da parte degli 11.000 membri della WGA. Fino al termine dell’iter, dunque, i dettagli dell’accordo contrattuale – con le relative conquiste raggiunte – non saranno resi noti al pubblico, anche se le premesse riportate dal sindacato nel comunicato diffuso ai membri sembrano presagire un vantaggioso accordo, ottenuto grazie al sostegno di tutti i membri. “Ciò che abbiamo conquistato con questo contratto […] è dovuto alla volontà degli iscritti di esercitare il proprio potere, di dimostrare la propria solidarietà, di camminare fianco a fianco, di sopportare il dolore e l’incertezza degli ultimi 146 giorni. È la leva generata dal vostro sciopero, insieme allo straordinario sostegno dei nostri fratelli sindacalisti, che ha finalmente riportato le compagnie al tavolo per trovare un accordo”, ha scritto il comitato di negoziazione nel suo messaggio agli iscritti.

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Sciopero Hollywood finito, quale sarà il prossimo passo?

La WGA ha raggiunto un accordo con gli studios, ma ora tocca alla SAG-AFTRA. È tempo infatti che l’AMPTP torni al tavolo con la SAG-AFTRA e si occupi delle esigenze degli artisti. È chiaro però che l’accordo della WGA ha aperto un sentiero di dialogo e trattative che, con molta probabilità, condurrà velocemente al termine dello sciopero della SAG-AFTRA. Nonostante manchi ancora l’ufficialità, in questi giorni è previsto il ritorno della comunità creativa ai suoi tipici cicli di produzione, distribuzione, marketing e promozione dei contenuti anche se, dopo una pausa di cinque mesi, gli studios e gli streamer avranno bisogno di tempo per rimettere in piedi la propria library di contenuti. Quando all’inizio della settimana si è diffusa la notizia dei progressi compiuti al tavolo delle trattative, si è intensificata infatti la pianificazione silenziosa per il ritorno alla produzione, con produttori e dirigenti che hanno iniziato ad informarsi sulla disponibilità di palcoscenici e altre risorse per la produzione. L’industria però non potrà riprendere le proprie attività a pieno regime finché i membri della SAG-AFTRA non voteranno per ratificare un nuovo accordo. Ma ormai il sentiero delle trattative è stato battuto.