È in vendita un pezzo di storia della musica italiana
È stato messo in liquidazione il catalogo delle canzoni di Lucio Battisti e Giulio Rapetti, in arte Mogol, i cui diritti sono detenuti dalla società Edizioni Musicali Acqua Azzurra srl. La decisione è stata presa dal gruppo Vivendi, lo stesso che nei mesi scorsi aveva tentato la scalata a Mediaset, ed è stata resa nota dall’agenzia Radiocor. Il tutto dovrà avvenire entro il 31 dicembre di quest’anno.
Da quanto è stato possibile apprendere, i soci hanno deciso di mettere in liquidazione la società durante le assemblee che si sono tenute il 9 ed il 14 marzo scorso, dopo che non hanno trovato un accordo per proseguire la sua attività, la cui durata era stata fissata fino al 31 dicembre 2016. A non voler continuare l’impegno è stata l’Universal Music Publishing Ricordi, che fa capo alla Vivendi di Vincent Bollorè, che ha una quota del 35% di Acqua Azzurra. Gli altri soci di Edizioni Musicali sono con il 56% Aquilone srl – di proprietà della vedova di Lucio Battisti, Grazia Letizia Veronese (presidente di Acqua Azzurra), e dal figlio Luca – e con il 9% L’Altra Metà srl, controllata all’89% da Mogol, al 10% da Alfredo Rapetti e all’1% da Carolina Rapetti.
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La guerra tra Grazia Letizia Veronese – vedova di Lucio che in questi anni ha voluto impedire lo sfruttamento commerciale di questo patrimonio musicale – e Giulio Mogol sembra così essere giunta al capolinea (i due sono finiti anche in Tribunale).
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Sembrerebbe, infatti, che con la vendita del catalogo avranno molto meno controllo sullo sfruttamento di quelle canzoni pur continuando a percepirne i proventi. Per legge e per contratto è previsto che chiunque comprerà il catalogo continuerà a versare loro quanto dovuto. E non si parla di una cifra di poco conto. Edizioni Musicali Acqua Azzurra, infatti, ha chiuso il bilancio 2015 con un valore della produzione derivante dai ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a quasi 800mila euro e un utile di 510.278 euro (contro i circa 780mila euro e 536mila euro del 2014).
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La guerra tra Veronese e Mogol sulla gestione dei diritti era finita in Tribunale. La causa era stata intentata nel 2012 da Giulio Rapetti alla società Acqua Azzurra Srl. Dopo quattro anni è arrivata la sentenza che ha condannato Grazia Letizia Veronese a corrispondere a Mogol i danni subiti negli ultimi dieci anni (Battisti è morto il 9 settembre 1998) che sono stati identificati in 2 milioni 651.495 euro, più gli interessi e le spese legali. È in corso la sentenza di appello. Intanto ci si può aspettare che, una volta conclusa la vendita, brani come “La canzone del sole” o “Pensieri e parole” si potranno sentire come colonna sonora di un film o come sottofondo in una pubblicità…
Luana Pioppi
