A Pomeriggio Cinque non nasconde le sue preoccupazioni per l’Italia
Nella puntata di martedì 12 febbraio, Silvio Berlusconi è stato ospite nel salotto pomeridiano di Barbara d’Urso. Il Presidente di Forza Italia si è mostrato e detto preoccupato per ciò che sta succedendo attualmente in Italia, ma non solo, una situazione precaria che coinvolgerebbe tutto il mondo. Il pensiero va, come quello di molti, ai suoi figli e nipoti che si troveranno ad affrontare un clima non roseo.
Malgrado ciò, Berlusconi è in forma e non lo nasconde candidandosi alle elezioni europee. A seguito delle preoccupzioni di cui non ha fatto mistero alla conduttrice, ancora una volta il senso di responsabilità lo ha spinto a candidarsi. “Sono pronto a spendere molto tempo a Bruxelles per lavorare, bisogna cambiare tutto”. Coglie anche l’occasione per ‘riprendere’ la d’Urso dicendole: “Nelle vostre trasmissioni invitate tutti tranne me”.
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Foto: Mediaset
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Barbarella ribatte, facendo leva sulla democrazia di Silvio Berlusconi e di Mediaset, che nei 18 anni in cui lei ci ha lavorato in esclusiva non le hanno mai fatto pressioni dal punto di vista politico, lasciandolee anche la libertà di invitare diversi personaggi del panorama politico italiano. Passando poi ai risultati delle elezioni, a malincuore, Berlusconi afferma che tutti lo acclamano, la sua popolarità è, come sempre, molto alta, ma quando è il momento di votare solo 5/6 italiani su 100 sono dalla sua parte. “Gli italiani sono quasi tutti fuori di testa, hanno affidato un’azienda come l’Italia a qualcuno che non la conosce, che non ha mai studiato, che sa solo chiacchierare bene.”
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Gli italiani devono guardarsi allo specchio, dunque, riflettendo sul confronto fatto da Silvio Berlusconi tra se stesso, e ciò che ha creato nella sua vita, e Di Maio. Si esprime poi brevemente sui fatti degli ultimi giorni riguardanti la TAV e la siuazione in Venezuela. Una macedonia impazzita è ciò che rimane dell’Italia e del nostro Governo, a causa del quale all’età di 82 anni Berlusconi si sente in dovere di mettere un freno ai suoi concittadini impazziti.
