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Volvo, con il progetto E.V.A. la sicurezza è condivisa

La Casa svedese mette a disposizione di tutti 40 anni di studi e di ricerche e introduce nuovi elementi per rendere ancora più sicure le proprie auto Per Volvo la sicurezza rappresenta la vera mission del marchio. Costruire auto che possano garantire il massimo comfort ma anche la sicurezza assoluta per gli occupanti è l’elemento […]

di Francesco Ippolito | 1 Aprile 2019
Project E.V.A. - Volvo Cars is sharing its own research data on safety with the world

La Casa svedese mette a disposizione di tutti 40 anni di studi e di ricerche e introduce nuovi elementi per rendere ancora più sicure le proprie auto

Per Volvo la sicurezza rappresenta la vera mission del marchio. Costruire auto che possano garantire il massimo comfort ma anche la sicurezza assoluta per gli occupanti è l’elemento fondamentale di una filosofia costruttiva che da sempre guida i progetti di Volvo. Per questo motivo, nel festeggiare i 60 anni dell’introduzione della cintura di sicurezza, la Casa svedese ha presentato al Volvo studio di Milano il progetto E.V.A. (Equal Vehicle for All) basata sul concetto di sicurezza condivisa per arrivare ad auto ugualmente sicure per tutte le tipologie di occupanti.

Per la simulazione degli incidenti si utilizzano speciali manichini

“La Sicurezza è da sempre il principio che guida le azioni di Volvo,” ha dichiarato Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia, che ha aggiunto: “Da questa tradizione viene il progetto di condivisione a favore della sicurezza di tutti di cui siamo oggi protagonisti. Ma non basta: riteniamo che un costruttore automobilistico abbia il dovere di occuparsi di tutti i fattori che influiscono sulla sicurezza del traffico, compresi i comportamenti umani. Abbiamo fatto proposte che fanno e faranno discutere, l’importante è portare l’attenzione e il dibattito su questi temi. Ci si chiede se un costruttore debba o meno lasciare il veicolo prendere il controllo in certe situazioni di guida; di fatto, accade già da tempo. Ad esempio, nel caso di Volvo, con la frenata automatica del City Safety, che in caso di distrazione di chi guida evita l’impatto. Il principio è lo stesso, la tecnologia annunciata non fa che espandere quanto già applicato, e solo in caso di necessità..”

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Il crash test di un’automobile Volvo

Promuovendo il progetto E.V.A., Volvo Cars condivide le proprie conoscenze maturate in 40 anni di ricerca nell’ambito della sicurezza attraverso una ‘biblioteca’ digitale accessibile al fine di rendere tutte le auto più sicure. Alla base dell’iniziativa lo stesso senso civico che guidò le scelte di Volvo nel 1959, allorché non brevettò le cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio e, una volta verificatane l’efficacia, le mise a disposizione di tutti i costruttori automobilistici. Si calcola che oltre un milione di vite umane siano state salvate da allora grazie alle cinture di sicurezza inventate da Volvo e usate da tutte le altre Case.

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La Care Key di Volvo

Impegnata nel raggiungimento dell’obiettivo di azzeramento della mortalità per incidente a bordo delle proprie auto sancito dalla propria Vision 2020 e consapevole che la tecnologia da sola non consente di raggiungere la “quota zero”, Volvo Cars ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione occupandosi anche dei comportamenti di chi guida. In particolare sono state annunciate le iniziative e i dispositivi che Volvo implementerà a partire dal 2020: limitazione della velocità massima delle proprie auto a 180 Km/h; possibilità di limitare automaticamente la velocità nei pressi di scuole e ospedali abbinando un dispositivo di controllo della velocità intelligente alla tecnologia di geofencing; possibilità di determinare di volta in volta la velocità massima dell’auto in caso di sharing attraverso la Care Key; monitoraggio della guida attraverso telecamere e intervento in automatico del veicolo in caso di pericolo per contrastare gli effetti della distrazione o della guida in stato di alterazione psicofisica.

Francesco Ippolito