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Guè Pequeno: “Niente moine, con me a The Voice si va dritti al punto”

Il nuovo giudice a ruota libera sulla situazione musicale italiana, sui suoi progetti e tanto altro È arrivato il momento del debutto della nuova edizione di The Voice, il famoso talent show in cui vedremo diversi aspiranti musicisti crescere e sfondare nel mondo della musica. Il 23 aprile infatti, andrà in onda la prima puntata […]

di Redazione di Rumors.it | 20 Aprile 2019
Foto: Prandoni

Il nuovo giudice a ruota libera sulla situazione musicale italiana, sui suoi progetti e tanto altro

È arrivato il momento del debutto della nuova edizione di The Voice, il famoso talent show in cui vedremo diversi aspiranti musicisti crescere e sfondare nel mondo della musica. Il 23 aprile infatti, andrà in onda la prima puntata di The Voice of Italy, con la conduzione tutta nuova: se nella scorsa edizione il programma è stato condotto da Costantino della Gherardesca, ora rivedremo sugli schermi Simona Ventura.

Proprio oggi la conduttrice ha incontrato oggi la stampa negli studi RAI di via Mecenate e noi di Rumors.it eravamo in prima linea per intervistare lei e la nuova giuria tutta al completo. Insieme a lei infatti c’erano Gigi D’Alessio, Elettra Lamborghini, Morgan e Gué Pequeno. Gue in particolare, ha colto l’occasione per dimostrare alla stampa quanto sia pronto e onorato di partecipare a questa nuova edizione, aiutando il proprio gruppo a dare il meglio durante le prossime serate.

Alla domanda “Qual è la ragione che ti ha portato qua?” Gue risponde che il momento non poteva essere migliore per intraprendere questa nuova esperienza: “Ho avuto questa proposta in un momento  propizio e giusto per accettare questo tipo di incarico. Ho già avuto diverse proposte per altri talent ma non ho accettato per un motivo o per l’altro. Ora, sono convinto che i tempi siano maturi, sono io stesso più maturo e credo di avere una credibilità maggiore verso i media e verso il pubblico”. Orgoglioso elenca i suoi successi avuti negli ultimi periodi: “Dopo anni di lacrime, sangue e sudore e l’ultimo disco mi ha portato un disco di platino, poi il festival di Sanremo, poi ho conquistato il forum di Assago a Milano, la mia città. Tutti i tasselli combaciavano per intraprendere questa nuova esperienza”. E continua: “Sono lusingato e grato per essere stato scelto per fare il portavoce del mio genere musicale e non vedo l’ora di divertirmi e aiutare quel ragazzo o quella ragazza a raggiungere il suo sogno”.

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Foto: Ufficio Stampa

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La seconda domanda riguarda il panorama musicale italiano e il fenimeno Mahmood, che sappiamo essere sempre stato molto vicino alla musica e al perosnaggio di Guè Pequeno: “Che effetto ti ha fatto la canzone e la vittoria di Mahmood e come impatta sulla musica italiana un personaggio del genere con quel tipo di canzone?”. “Io già nel 2011 quando ho fondato “Tanta roba”, la mia etichetta indipendente, avevo avuto delle intuizioni riguardo ai futuri Fedez, Ghali e Salmo. Per quanto riguarda Mahmood, fui il primo a scrivergli “Sei un grande!”quando fece la canzone “Pesos”, che avevo sentito in radio e gli ho scritto. Dopo aver fatto una canzone insieme “Doppio whisky”, mi hanno fatto sentire “Soldi” e mi è da subito sembrato molto all’avanguardia, non c’entrava niente con la musica italiana attuale” Contento di aver contribuito al suo successo, paragona Mahmood ad un innovatore del panorama musicale italiano: “Io vedo l’industria musicale italiana come un luogo oscuro, incantato, pieno di personaggi cattivi e lui su un cavallo bianco che salva la situazione. Sì, ci voleva un cambio di direzione. Almeno una scelta più internazionale, più urbana visto che “Soldi” è stato fatto da Charlie Charles”.

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“Cosa chiedi e cosa vuoi dai partecipanti del talent?”. Orgoglioso risponde: “Ho dei ragazzi nel team che sono giovanissimi ma con idee chiare. Per il mio modo di vedere la musica credo che un team sia essenziale ma deve partire tutto dal singolo cantante per il nostro genere. Spero che sia tanta farina del loro sacco. Io e il mio vocal coach cercheremo di indirizzarli ma il grosso lo dovranno fare loro. La differenza la fa chi sa farsi valere con la propria personalità ritagliandosi il proprio posto nella musica”.

“Mahmood favola a lieto fine: e quella di Gue Pequeno?”. Il lieto fine di Guè Pequeno è affrontare questa nuova sfida direttamente, senza moine o giri di parole: “Ho la maturità giusta per affrontare questo tipo di show. Una volta visto il programma si capirà che non faccio moine, non racconto barzellette, cerco di essere concreto e dritto al punto”.