x

x

Riccardo Scamarcio alla ricerca della verità di una vita intera

‘Non sono un assassino’ tratto dal romanzo di Francesco Caringella Il vice questore Francesco Prencipe (Riccardo Scamarcio) esce di casa per raggiungere il suo migliore amico, il giudice Giovanni Mastropaolo (Alessio Boni), che non vede da quasi due anni. Due ore di macchina per un colloquio di poche parole. Una domanda. Una risposta. Quella stessa […]

di Redazione di Rumors.it | 5 Maggio 2019
Foto: Ufficio Stampa

‘Non sono un assassino’ tratto dal romanzo di Francesco Caringella

Il vice questore Francesco Prencipe (Riccardo Scamarcio) esce di casa per raggiungere il suo migliore amico, il giudice Giovanni Mastropaolo (Alessio Boni), che non vede da quasi due anni. Due ore di macchina per un colloquio di poche parole. Una domanda. Una risposta. Quella stessa mattina il giudice viene trovato morto, freddato da un colpo di pistola alla testa. Inizia così ‘Non sono un assassino’ il film di Andrea Zaccariello.

Francesco è l’ultimo ad averlo visto. Solo sue le impronte nella casa. Solo suo il tempo per uccidere. A interrogarlo e accusarlo una PM (Claudia Gerini) che conosce il suo passato, a difenderlo l’avvocato amico di una vita (Edoardo Pesce). Nell’attesa che lo separa dal processo, le immagini del passato di Francesco si accavallano incoerenti nel disperato tentativo di arrivare al vero assassino. E alla verità di una vita intera.

Royal baby mania: Meghan e Harry scelgono un nome italiano? |SCOPRI

Jonathan Rhys Meyers: mercante d’arte in una New York criminale |SCOPRI

“Quando la pagina scritta è sposa fedele di una confessione in prima persona, il romanzo diventa quasi sempre una specie di ‘diario’ – sostiene il regista Andrea Zaccariello –  Il viaggio nel sottosuolo del protagonista del bellissimo romanzo di Francesco Caringella è esattamente questo: il diario interiore di un uomo affascinante e capace ma tutt’altro che perfetto, accusato dell’omicidio del suo migliore amico, un giudice integerrimo e sensibile con cui aveva condiviso tutto. E di come l’uomo, che sa di essere innocente, si difende strenuamente da quell’infame accusa.”

John Travolta: un italiano dalla testa ai piedi |SCOPRI

“Il cinema lavora per immagini – continua Zaccariello – e le parole vanno tradotte sempre e solo per scene. In fondo anche i dialoghi sono servitori dell’immagine, così come la musica. Dunque, non era facile tradurre sullo schermo la felice scelta dell’autore.”

Foto: Ufficio Stampa