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Nadia Toffa, la truffa del finto testamento: vittime tre parroci

I truffatori si fingevano notai per farsi versare le presunte spese notarili dalle parrocchie Purtroppo il nome di Nadia Toffa verrà ricordato anche per una presunta truffa a suo nome. I Carabinieri stanno indagando sul meccanismo della truffa svoltasi a Brescia, che era semplice e banale: falsi notai chiedevano ai parroci circa 3000 euro come […]

di Roberta Mazzacane | 18 Ottobre 2019
Foto: Ufficio Stampa

I truffatori si fingevano notai per farsi versare le presunte spese notarili dalle parrocchie

Purtroppo il nome di Nadia Toffa verrà ricordato anche per una presunta truffa a suo nome. I Carabinieri stanno indagando sul meccanismo della truffa svoltasi a Brescia, che era semplice e banale: falsi notai chiedevano ai parroci circa 3000 euro come spese notarili per poter ricevere un eventuale lascito da parte di Nadia Toffa. I componenti della banda hanno truffato e ingannato i sacerdoti ai quali sarebbe dovuta andare una parte dell’eredità della conduttrice delle Iene scomparsa solo pochi mesi fa a 40 anni.

Per fortuna i preti hanno sentito puzza di bruciato e hanno avvisato le forze dell’ordine, che stanno analizzando i tabulati telefonici dei sacerdoti. In attesa della fine delle indagini, intanto è triste leggere il nome di Nadia Toffa accostato ad un imbroglio così penoso.

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Foto: Ufficio Stampa

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Dopo la triste scomparsa, troppo precoce, della giovane inviata e conduttrice Mediaset, una banda di criminali ha agito usando il nome della donna per perseguire i propri interessi, cercando di estorcere denaro a tre parroci del bresciano. Il meccanismo della truffa era questo: i due uomini dicevano di essere stati incaricati da Nadia Toffa per procedere alla donazione, ma prima i religiosi avrebbero dovuto pagare delle tasse. Subito dopo sono scattate le denunce.

Le parrocchie si sono premurate di verificare telefonicamente se lo studio notarile era effettivamente coinvolto nel testamento di Nadia Toffa e subito hanno denunciato l’accaduto ai Carabinieri, che stanno indagando sull’Iban della carta prepagata dei due falsi notai che hanno messo in scena tutto basandosi su un falso testamento. Sembra quasi uno degli episodi di malaffare sui quali la Toffa era solita indagare per conto delle Iene.

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Peccato che i due finti incaricati degli studi notarili si presentavano a nome di Nadia Toffa in due chiese della città di Brescia, di cui era originaria la donna e una in provincia. Le forze dell’ordine sollecitano chiunque abbia dei sospetti o sia a conoscenza di qualcosa di avvisare subito la polizia o i carabinieri.

Roberta Mazzacane