Un’altra tappa dello scandalo sessuale che ha coinvolto l’attore…
La causa intentata contro Kevin Spacey da un massaggiatore che lo ha accusato di violenza sessuale è stata respinta lunedì 30 dicembre, secondo quanto riportano i documenti del tribunale distrettuale di Los Angeles: la fine del processo arriva quasi quattro mesi dopo che l’accusatore è morto inaspettatamente.
Il caso, archiviato presso il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Los Angeles, è stato archiviato con pregiudizio, il che significa che non può essere riformato. La causa civile ha coinvolto un massaggiatore anonimo che ha affermato che l’attore lo ha costretto a toccare i suoi genitali durante un trattamento a casa di Spacey a Malibu nell’ottobre 2016. Spacey ha negato le accuse del terapeuta.
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“Contrariamente a quanto riportato in alcuni giornali, il signor Spacey non ha pagato per risolvere la causa”, ha dichiarato al Los Angeles Times l’avvocato di Spacey Jennifer L. Keller. A ottobre, l’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Los Angeles ha anche affermato che Spacey non avrebbe dovuto affrontare accuse penali nel caso di violenza sessuale perché “le accuse non possono essere dimostrate senza la partecipazione della vittima”.
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La fine del processo arriva circa una settimana dopo che Spacey, che ha mantenuto un profilo relativamente basso sulla scia delle accuse, ha pubblicato un video inquietante che è stato interpretato come il suo modo di affrontare gli scandali che avvolgono la sua vita e carriera. “La prossima volta che qualcuno fa qualcosa che non ti piace, potresti andare all’attacco […] Puoi … ucciderli con gentilezza “, aveva scritto nel suo post.
Ruggero Biamonti
