L’attore ha emozionato la platea con un discorso a tutela dei diritti e contro ogni forma di discriminazione
La notte tra domenica 9 febbraio e lunedì 10 febbraio si è tenuta la 92esima edizione degli Oscar. La cerimonia è stata dedicata a Kirk Douglas, il grande atore scomparso lo scorso 5 febbraio. Il premio per il miglior film è andato a “Parasite”, film sudcoreano di Bong Joon-ho, il quale, con quattro premi, è stato il film più premiato della cerimonia. I quattro premi per la recitazione (attore e attrice protagonista e non protagonista) sono stati assegnati a quattro pellicole diverse: Joaquin Phoenix per “Joker”, Renèe Zellweger per “Judy”, Brad Pitt per “C’era una volta… a Hollywood” e Laura Dern per “Storia di un matrimonio”.
Joaquin Phoenix, dopo aver ricevuto l’Oscar, ha emozionato la platea della notte dell’Academy con un discorso a tutela dei diritti e contro ogni forma di discriminazione. Ha parlato anche della sua vita privata e delle “cose terribili” che ha fatto e affrontato, ricordando il fratello River, scomparso a 23 anni, nel 1993, per overdose.
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Foto: Ampas
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Phoenix ha affermato: “Dobbiamo lottare contro l’idea che una razza, un’idea sia dominante rispetto a qualcuno. Il dono più grande che mi ha dato il cinema è quello di poter dare voce a chi voce non ce l’ha. È arrivato il momento di iniziare a farci portavoce di altre cause”. Durante il suo discorso, Phoenix ha lanciato anche un appello a lottare a favore dei “diritti” contro “le diseguaglianze di genere, il razzismo, o la discriminazione Lgbt”. “Siamo così disconnessi dalla natura, con un punto di vista egocentrico che andiamo nella natura e la distruggiamo. Commettiamo crimini contro gli animali. Abbiamo paura dell’idea di cambiare, ma dovremmo usare l’amore e la compassione come principi di guida”, ha sottolineato l’attore.
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Phoenix ha poi dichiarato di aver fatto “cose terribili nella vita” e di essere consapevole di essere stato “un collega egoista, cattivo e crudele” con cui lavorare. Ha poi concluso: “Molti di voi qui seduti in platea mi hanno dato una seconda possibilità, ed è da lì che viene il meglio dell’umanità”. Prima di lasciare il palco accompagnato da una standing ovation, ha citato una frase del fratello River, scomparso prematuramente all’età di 23 anni per overdose, che ha commosso il pubblico: “Corri verso il rifugio con amore e la pace ti seguirà”.
