La ricetta di Robert Pattinson davvero surreale: pasta “Piccolini Cuscino”
Come ha recentemente rivelato in un’intervista con GQ, Robert Pattinson sta affrontando la quarantena in modo piuttosto peculiare. Felicemente isolato dal mondo, senza né computer né telefono, a pranzo e a cena mangia quello che c’è.
Molti durante il lockdown si sono dati a vari hobby, come lo sport o la cucina. Robert Pattinson, anche se si ciba di tonno in scatola direttamente dalla lattina, ci ha effettivamente provato a cucinare. Per la precisione ha provato a fare una pasta. Per noi italiani, però, questo piatto in “stile Pattinson” non può essere classificato come pasta.
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Foto: AMPAS
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La ricetta di Pattinson è diventata virale dopo che l’ha descritta in modo estremamente dettagliato al giornale GQ. La ricetta è stata intitolata dal vampiro di Twilight “Piccolini Cuscino”. Gli ingredienti previsti sono un panino, tipo quelli da hamburger, delle fette di formaggio e i cornflakes.
Robert Pattinson specifica che il piatto vero e proprio l’ha costruito lui stesso modellando della stagnola. Uno strato di zucchero sciroppato, formaggio e cornflakes attorno a delle penne in “salsa rossa”. Il tutto inserito all’interno di un buonissimo panino.
Foto: PrPhotos
Ecco la ricetta di Robert Pattinson passo passo
Detto così non è invitante per niente. Soprattutto per noi italiani che, insomma, di pasta ce ne intendiamo piuttosto bene. Le istruzioni della ricetta sono le seguenti. Cuocer la pasta, rigorosamente al micronde. Nel frattempo costruire la ciotola con la stagnola e ricoprire di pangrattato o cornflakes, che “sono praticamente la stessa cosa” ha detto Pattinson (che se ne intende…).
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Successivamente, ricoprire di zucchero e aggiungere un po’ di formaggio. Un altro strato di zucchero e poi altro formaggio. Dopo bisogna aggiungere la famosa “salsa rossa”, per poi aggiungere sopra la pasta cotta. Mettere tutto nel panino, ricoprirlo con altra carta stagnola e cuocerlo.
Non si sa bene se la ricetta Pattinson l’ha fatta davvero oppure se l’ha giusto inventata per l’intervista. La cosa veramente divertente è che c’è chi ha veramente provato a replicarla. Sicuramente non è un piatto che potrebbe essere firmato da Cracco. O un qualsiasi vero della pasta “made in Italy”.
