Rinviati i concerti di Siracusa e Verona del cantante romano
Dopo aver rinviato a giugno 2021 i concerti per voce, solisti, orchestra e coro “Dodici Note”, per cui erano previste 12 serate di Claudio Baglioni alle Terme di Caracalla di Roma, a causa dell’emergenza sanitaria e alla luce delle relative disposizioni governative in tema di salute pubblica in merito ad assembramenti di persone, sono rinviati al prossimo anno anche altri due appuntamenti previsti per il 2020 in due teatri luoghi d’arte unici al mondo: il Teatro Greco di Siracusa e l’Arena di Verona.
Claudio Baglioni porterà “Dodici Note” al Teatro Greco di Siracusa venerdì 16 luglio 2021 invece che nella data prevista del 17 luglio 2020; il cantante sarà poi all’Arena di Verona sabato 11 settembre 2021, data di recupero del concerto previsto il 18 settembre 2020.
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Foto: Ufficio Stampa / Angelo Trani
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“Dodici Note” avrà inizio con i 12 appuntamenti alle Terme di Caracalla di Roma, dal 4 al 18 giugno 2021: sarà un evento davvero unico, soprattutto perché si tratterà della prima volta in assoluto che la stagione estiva dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla ospiterà dodici serate consecutive dello stesso artista.
Claudio Baglioni tour: date rinviate al 2021
“Dodici Note” sarà un concerto di pop-rock sinfonico, che spazierà dalle sonorità della grande orchestra classica con coro lirico a quelle di una poderosa big band con voci moderne. Un insieme sperimentale, in grado di fondere i molteplici linguaggi musicali alla cui base ci sono sempre 12 note, o mattoncini, con i quali riedificare in un luogo simbolo di bellezza e arte millenaria: una casa virtuale fatta di musica e parole.
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Claudio Baglioni, musicista, autore, interprete, dalla fine degli anni Sessanta a oggi è riuscito a conquistare una generazione dopo l’altra, grazie a un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d’autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz, rivoluzionando il concetto stesso di performance live. Baglioni è stato anche il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni negli stadi e, ancora, il primo nel 1991 a “far scomparire il palco” e portare la scena musicale al centro delle Arene più importanti e prestigiose d’Italia.
