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Caterina Balivo, un premio all’eleganza della sua conduzione televisiva

Abbiamo fatto due chiacchiere con la conduttrice partenopea, premiata al Bct Festival di Benevento

di Roberta Mazzacane | 24 Giugno 2021
Foto: Roberta Mazzacane

Appena arrivata al photocall Caterina Balivo incanta tutti con il suo sorriso: abbronzata, indossa un abito bianco corto in pizzo sangallo e ai nostri microfoni racconta la felicità di essere stata contattata dagli organizzatori del Bct, Festival di Cinema e Televisione di Benevento, giunto alla quinta edizione e cresciuto tantissimo in così poco tempo. La conduttrice è stata premiata per il suo stile impeccabile nella conduzione televisiva, riconoscimento di cui la Balivo si è detta molto fiera e soddisfatta.

“Quando mi hanno detto di questo premio ho pensato ‘Che figata!’. Anche perché il focus è il mio podcast uscito lo scorso marzo Ricomincio dal no; quindi un’esperienza completamente diversa dalla la tv, dove si hanno tempi televisivi, c’è la diretta e il video. È un’esperienza diversa: una chiacchierata informale molto lunga e poi condensata in una durata massima di 22 minuti, così da poter accompagnare le persone mentre sono in macchina la mattina o mentre si truccano”.

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Caterina Balivo @bct

Foto: Roberta Mazzacane

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Proprio parlando di questa sua ultima inedita esperienza, Caterina ha raccontato: “È stato molto bello poter intervistare dieci personalità italiane famose all’estero. Ho voluto chiudere con Roberto Saviano e mi fa ancora più piacere parlarne ora, visto che ho letto di questa cosa folle di Ravello”. Un cambiamento di paradigma e linguaggio totale, quello dalla televisione nazional popolare a interviste così importanti. “Hai ragione, c’è stato un cambio di linguaggio e di modalità nelle interviste. Se ascolti quella a Bebe Vio, a Saviano o a Giovanna Botteri sono completamente diverse, proprio il mio tono era diverso: a mano a mano ho cominciato a capire la narrativa del podcast, che si discosta molto da quella televisiva”, ha spiegato la conduttrice.

Se dovessi fare una seconda edizione sarei ancora diversa, perché le cose si imparano davvero facendole. All’inizio è stato strano anche per me intervistare e ascoltare l’intervista senza vederla, io che in tv mi ricordavo perfettamente l’espressione dell’intervistato. Poi invece ho cominciato a capire che poteva essere l’intervista perfetta, perché può diventare un best of di tutto ciò che l’intervistato dice nel corso di quella che alla fine è una chiacchierata, puoi intervallare con la musica e puoi accompagnare l’ascoltatore”.

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Parlando di vita privata e di lavoro, due aspetti che spesso si sovrappongono in casa di Caterina Balivo e del marito Guido Maria Brera, non poteva mancare una domanda sulla serie tv Sky di grande successo Diavoli, tratta dall’omonimo libro di Brera: “Sostenere mio marito in Diavoli è stato molto lungo e faticoso, perché dietro a una serie c’è un grande lavoro. Io ho conosciuto Guido che già faceva lo scrittore, quindi vedere poi la realizzazione di questa serie, tratta da un suo libro, è stato molto bello. Molte volte il mondo dello spettacolo viene visto come una cosa divertente, bella, figa, ma dietro ogni cosa – da questo festival ad una serie, fino ad un programma tv – ci sono tante persone che lavorano e una grande fatica dietro”.

Caterina Balivo @bct

Foto: Roberta Mazzacane

Roberta Mazzacane