Se ne parla ormai da giorni: la festa per i 60 anni di Barack Obama doveva essere hollywoodiana, in barba a tutte le restrizioni dovute alla diffusione delle nuove varianti del Coronavirus. Settecento persone riunite – all’aperto, ci ha tenuto a sottolineare lo staff – in una villa da 12 milioni di dollari sull’isola di Martha’s Vineyard, ambita meta del turismo estivo delle élite della East Coast.
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Un evento finito immediatamente al centro delle polemiche, con più voci che hanno levato una litania prevedibile: “E se fosse stato Trump?”. Tutte perplessità legittime, alle quali lo staff dell’ex presidente ha prontamente risposto sottolineando che tutti i partecipanti all’evento sarebbero stati vaccinati e certificati come negativi al Coronavirus tramite tampone, richiesto a tutti gli invitati.
Eppure, all’alba del grande giorno sembra che il party sia stato decisamente ridimensionato. Come riporta il New York Times, una portavoce dell’ex presidente degli Stati Uniti avrebbe dichiarato: “A causa della nuova diffusione della variante Delta la scorsa settimana, il presidente e la signora Obama hanno deciso di ridimensionare in modo significativo l’evento per includere solo la famiglia e gli amici intimi. Il festeggiato ha molto apprezzato gli auguri giunti anche da lontano e non vede l’ora di poter incontrare di nuovo tutti di persona”.
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Un passo indietro significativo da parte degli organizzatori e della famiglia Obama, che ha colto di sorpresa i molti ospiti che già si stavano recando sull’isola e, in alcuni casi, si erano già organizzati per effettuare i testi sanitari richiesti, spiega ancora il New York Times. Il tardivo cambio di programma è arrivato pochi giorni dopo che il presidente Biden ha effettivamente ammesso che la pandemia era tornata ruggente e i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno affermato in un documento interno che la variante Delta ha effettivamente maggiori probabilità di superare la protezione del vaccino.
“Sono stati preoccupati per il virus fin dall’inizio, chiedendo agli ospiti invitati se fossero stati vaccinati, chiedendo loro di fare un test in prossimità dell’evento”, ha detto David Axelrod, un ex consigliere di alto livello di Obama. “Ma quando questo è stato pianificato, la situazione era molto diversa. Così hanno risposto alle mutevoli circostanze”.
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Insomma, un party che si preannunciava epico e che ha dovuto però adeguarsi al corso degli eventi. Secondo le indiscrezioni, erano molte le celebrities che avrebbero dovuto prendere parte alla festa: da George Clooney a Steven Spielberg, ma anche Michael Jordan e Oprah Winfrey. Secondo quanto riportato da Page Six inoltre, in occasione della festa avrebbero dovuto esibirsi per Obama The Roots, John Legend, Common e D-Nice. Non sarebbero mancati, poi, gli alti funzionari dell’amministrazione Obama e i numerosi finanziatori che lo avevano sostenuto nel corso della sua ascesa politica e poi nel percorso della presidenza.
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