Sul vaccino anti coronavirus Heather Parisi si era già espressa in modo chiaro a dicembre dell’anno scorso, quando dal suo ritiro di Hong Kong aveva detto: “Molti mi hanno chiesto qual è la situazione del vaccino in Cina e a Hong Kong e cosa faremo io e la mia famiglia. Qui sarà disponibile forse a gennaio e forse verrà data la possibilità di scegliere quale vaccino. Io e la mia famiglia non lo faremo perché è fuor di dubbio che si tratta di un vaccino sperimentale di cui non si ha avuto modo di vedere gli effetti nel breve, nel medio e nel lungo periodo”.
Una posizione che aveva immediatamente suscitato la reazione di Roberto Burioni, virologo di chiara fama e volto noto televisivo, nonché uno dei principali fautori della campagna pro-vaccinazione: “Heather Parisi dice no al vaccino e si prepara a subire attacchi? Più che essere attaccata se non fa il vaccino e si ammala si attacca. Al tram”.
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La showgirl ritorna ora sull’argomento che è più che mai di attualità dopo che un follower aveva così commentato la sua posizione No-Vax: ”É noto a tutti che vivi felicemente a Hong Kong da molto tempo, che sei un’americana a cui l’Italia ha dato fama, popolarità e soldi” – scrive l’utente.
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Poteva farsi attendere la reazione della Parisi? No, e infatti arrivata prontamente: “Hai perfettamente ragione, dico quello che dico per qualche likes in più o per cercare notorietà – scrive ironica – Ma come si fa a ragionare con una chiusura mentale di questo tipo? Quello che affermi è una contraddizione in termini. La stragrande maggioranza delle persone in Italia (nel resto del mondo è un po’ diverso) è fortemente critica nei confronti di ciò che dico. Per non parlare dei media mainstream che nella migliore delle ipotesi mi ignorano e nella peggiore, mi massacrano (vedi Burioni Attaccati al Tram o Telese)”.
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“E certamente le mie posizioni non sono un buon viatico per cercare di tornare nella tv italiana – precisa- I likes in più li avrei se dicessi quello che dicono tutti gli artisti Italiani. E invece, io ho scelto di pagare di persona il prezzo dell’emarginazione per difendere le mie idee e la mia libertà ad esprimerle. Non c’è nessuna convenienza personale in quello che faccio. Al contrario, c’è emarginazione e pubblico disprezzo”.
