Non è uno che fa rumore, eppure la sua voce risuona nelle orecchie e nei cuori di tutti. Non è arrivato sul podio del Festival di Sanremo, eppure la sua Ovunque sarai è la seconda canzone più ascoltata tra quelle in gara alla kermesse, con quasi 15 milioni di streams solo su Spotify. In occasione dell’uscita del suo nuovo album Il giorno in cui ho smesso di pensare, che vedrà la luce venerdì 25 febbraio, Irama si è raccontato a tutto tondo in un’intervista concessa al Corriere della Sera.
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Partendo dal significato della canzone sanremese, Irama ha lasciato un alone di mistero, pur alludendo a una foto postata su Instagram insieme a sua nonna. “Postai quella foto con mia nonna senza dire chi fosse ma preferisco non raccontare altro – ha raccontato Irama al Corriere – Le mie canzoni sono spesso legate a persone perse. La perdita fa parte della vita e il ricordo è quello che resta”. L’artista ha spiegato anche la genesi del nuovo album e il titolo scelto: “È una provocazione. Sarebbe bello smettere di pensare, ma è impossibile. Allora continuo a scavarmi dentro e a cercare risposte. Nei primi quattro album ho raccontato me stesso, la mia identità: adesso è il momento di aprirsi ad altri” ha detto convinto.
Irama – Foto: Ufficio stampa Mediaset
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L’unica cosa che sta a cuore a Irama è la sincerità nelle sue canzoni. “Voglio raccontare me stesso con la musica e non me frega dell’essere considerato cool o dell’essere fra i preferiti dalla critica – ha ammesso senza filtri il cantautore – Quello che conta sono i numeri, le persone che mi seguono”. Per spiegare il titolo del brano Baby – Capitolo XI, contenuta nel nuovo disco, Irama ha aperto un importante discorso: “È una cosa molto personale, l’11 indica le piume. Nei geroglifici egiziani la piuma viene disegnata dritta quasi a sembrare per noi il numero 1″. Ma c’è di più: qual è il vero significato delle piume a cui la sua immagine è sempre stata legata?
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Irama Ovunque Sarai: l’esperienza con il bullismo
La piuma, spesso indossata sotto forma di gioielli da Filippo (il vero nome di Irama), ha un significato profondo e legato al suo passato. “Da bambino ho sempre avuto attenzione a quello che gli altri pensavano di me. A volte ci restavo male. Crescendo quella sensibilità è rimasta, ma combatto questo mostro del condizionamento totale” ha confessato Irama, che poi è entrato nel merito. “È qualcosa che si lega anche al bullismo. Ho avuto episodi in cui c’era un gruppetto che mi voleva menare. Le piume le ho sempre portate come scudo da chi mi prendeva in giro e anche da qualche gruppetto che voleva aggredirmi fisicamente”. Il passato difficile con i bulli lo accompagna ancora adesso, ma semplicemente perché è parte di lui: le piume rappresentano proprio la capacità di essere se stessi. “Ho imparato a essere me stesso totalmente e non essere qualcosa per gli altri, ma non le mollerò mai – ha detto schiettamente Irama – non è styling, fanno parte di me, sarebbe come mollare me stesso”.
Cover Il Giorno in cui ho smesso di pensare – Irama
