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Tom Hanks ammette: “Il Codice da Vinci? Roba commerciale”

In un’intervista al New York Times l’attore due volte premio Oscar non ha risparmiato le critiche a uno dei film che lo hanno reso famoso in tutto il mondo

di Redazione Rumors.it | 15 Giugno 2022
Foto: AMPAS

Il pluripremiato attore e produttore cinematografico Tom Hanks, tra i volti più noti e amati del panorama hollywoodiano, ha dichiarato pubblicamente e senza filtri ciò che pensa su alcuni dei suoi film che lo hanno fatto apprezzare dal pubblico di tutto il mondo. Stiamo parlando della trilogia di film tratti dai romanzi best seller di Dan Brown, autore statunitense, tra i più popolari e acclamati autori di thriller degli ultimi tempi, che vanta oltre 200 milioni di copie vendute.

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Il film che Hanks ha commentato durante una lunga intervista rilasciata al New York Times è Il Codice da Vinci, adattamento cinematografico del secondo romanzo della serie thriller a sfondo cattolico, con protagonista il professore Robert Langdon, interpretato appunto dall’attore californiano. Con 85 milioni di copie vendute, si tratta dell’opera di maggior successo dello scrittore americano, nonché di uno dei libri più venduti di sempre. Il film del 2006, diretto da Ron Howard, ha ottenuto un riscontro planetario, complice anche l’enorme quantità di critiche ricevute da più parti, compresa la Chiesa cattolica.

Tom Hanks Coronavirus

Foto: AMPAS

 

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Perfino lo stesso Hanks non ha risparmiato commenti negativi e critiche per la pellicola di Howard, nonostante il film abbia contribuito ad accrescere la sua notorietà. “Quella era una cavolata commerciale, un’impresa commerciale“, ha affermato l’attore, che ha aggiunto: “Sì, quei sequel di Robert Langdon sono grandi bufale. Il Codice Da Vinci era una balla. Voglio dire, Dan Brown, che Dio lo benedica, dice: ‘Ecco una scultura in un posto a Parigi!’ e poi: ‘No, è da quella parte! Lo vedi come una croce si forma sulla mappa? Dai, è una specie di croce'”.

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Tom Hanks oggi senza peli sulla lingua

“Sono ciniche come un cruciverba. Stavamo semplicemente promettendo un diversivo. Non c’è niente di male nella roba commerciale, purché sia buona. Arrivati al terzo film, abbiamo dimostrato che non era nemmeno tanto buona!”. Nonostante le critiche artistiche alle pellicole di Howard, il Forrest Gump di Hollywood non si pente di aver preso parte a una produzione ultra milionaria. Pare addirittura che abbia guadagnato 20-25 milioni per ogni film della trilogia.

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Infine aggiunge un aneddoto divertente avvenuto sul set di Parigi durante le riprese: “Lasciatemi dire un’altra cosa su Il Codice Da Vinci. Era il giorno del mio 40° compleanno. Stavamo girando al Louvre di notte e… mi sono cambiato i pantaloni davanti alla Monna Lisa! Mi hanno portato una torta di compleanno nel Grand Salon! Chi può vivere un’esperienza del genere? C’è un po’ di cinismo? No!”.

Foto: AMPAS