A 76 anni Holer Togni ci ha lasciati. L’emblema delle acrobazie su quattro ruote è morto ieri a Milano. Leggenda, anzi mito per gli spettatori italiani e internazionali, Holer ha incantato miliardi di spettatori facendosi ricordare non solo per le sue fantastiche e strabilianti evoluzioni, ma anche per il suo inconfondibile aspetto, caratterizzato dall’inconfondibile sagoma del cranio rasato, soggetto principale di tanti manifesti. Ma scopriamo di più sul re degli stuntman.
Chi era lo stuntman Holer Togni? Scopriamo di più sul re delle 4 ruote
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Nato dalla famosa famiglia circense Togni nel 1946, Holer ha seguito inizialmente un percorso tradizionale: prima trapezista e poi cavallerizzo, ha infine deciso di dedicarsi già dagli anni 70 agli spettacoli con le automobili, lasciando il proprio circo per poter diffondere la sua specialità. Ha iniziato con uno spettacolo itinerante chiamato Stunt Cars, diventando famoso e girando per l’intero continente europeo per almeno trent’anni. La caratteristica dei suoi spettacoli era quella di poter ricreare il pericolo, facendo cose che erano visibili solo nei cinema.
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È diventato così in brevissimo tempo lo stuntman più famoso d’Italia. Carismatico e con una loquacità convincente mai vista prima, raggiunse vette davvero difficili. Temerario, è riuscito ad arrivare pure all’interno del piccolo e grande schermo, diventando un maestro e insegnando il suo mestiere. Una vita dedicata agli spettacoli la sua: mai stanco, Holer ha portato avanti spettacoli su spettacoli per poi diventare la star di appuntamenti fissi come il Motor Show di Bologna. Un personaggio che riusciva a raggiungere milioni di spettatori ogni singolo anno grazie ai suoi spettacoli senza precedenti.
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Holer Togni Guinnes World Record: il rapporto con Gianni Agnelli
Ma non solo, Holer Togni non si è fermato qui. Nel 1995 è entrato nel grande libro dei Guinnes dei Primati guidando un tir su tre ruote. Coraggio e capacità inaudita quella di Holer che riuscì, a suo tempo, a convincere l’imprenditore Gianni Agnelli a farlo diventare sponsor, facendolo salire con lui su una Fiat 131 e mettendo in atto uno dei suoi tanti spettacoli. Togni oltre a questa importante impronta nella storia dell’intrattenimento, è stato e sarà ricordato anche per il suo impegno nella diffusione dei teatri tenda, in particolare della realizzazione del Palatrussardi di Milano.