I giochi sono fatti. Dopo dieci giorni intensi di red carpet e grande cinema è tempo di tirare le somme di questo Festival di Cannes 2023, che ha reso omaggio al potere e alla meraviglia della settima arte. Con una cerimonia prevista per sabato 27 maggio alle ore 20:30 in diretta sul canale del Festival andrà in scena il gran finale, durante il quale verranno consegnati i tanti ambiti premi cinematografici. Ma l’attesa maggiore è rivolta al film che vincerà la Palma d’oro, seppur nella consapevolezza che i colpi di scena saranno – quasi del tutto – assicurati vista l’imprevedibilità di un presidente di giuria come Ruben Östlund.
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Festival di Cannes 2023 pronostici: Nanni Moretti dovrà fronteggiare l’ostilità di un membro della giuria
Se la personalità del presidente di giuria, nonché vincitore della Palma d’oro con The Square nel 2017 e nel 2022 con Triangle of Sadness, rende difficile delineare chiaramente i pronostici per la serata, un occhio di riguardo va ai tre film italiani in concorso per la Palma d’oro. I film portati al Festival dalla triade tricolore, composta da Moretti con il Sol dell’avvenire, Rohrwacher con La chimera e Bellocchio con Rapito, sembrano aver suscitato un buon riscontro di pubblico, ma tra tutti il Sol dell’Avvenire pare donare qualche speranza di vittoria al Paese. Nanni Moretti però dovrà fronteggiare l’ostilità di uno dei membri della giuria: lo scorso anno il regista, dopo la Palma d’oro al film Titane – e la sconfitta del suo Tre piani -, aveva riservato commenti poco carini nei confronti della regista Julia Ducurnau, oggi nella giuria. “Invecchiare di colpo succede.Soprattutto se un tuo film partecipa a un festival. E non vince. E invece vince un altro film, in cui la protagonista rimane incinta di una Cadillac. Invecchi di colpo. Sicuro” aveva scritto Moretti.
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Cannes 2023 pronostici: il politically correct influirà sui premi?
Tra i favoriti per l’Italia spunta anche il nome di Alice Rohrwacher con il suo film La chimera, il quale si è guadagnato 13 minuti di applausi durante la première. C’è chi infatti ritiene che, come successo negli ultimi anni agli Oscar, anche il Festival di Cannes prenderà in considerazione la policy del politically correct: un sentiero che potrebbe riservare un premio ad una regista donna, considerando che in gara ce ne sono sette su 21 registi. Per fortuna ormai l’attesa è quasi finita: soltanto infatti tra poche ore sapremo se gli italiani in gara potranno tornare in patria vittoriosi o meno.
