Ufficialmente Harry e Meghan sono sempre alla ricerca di una vita lontana dalle dinamiche della Corona britannica e dagli stereotipi oppressivi e antiquati che, a loro dire, questa rappresenta. Aria fresca che, sostengono, di voler respirare nel loro “buen retiro” californiano. Eppure quello a cui assistiamo pare soprattutto una lunga catena di azioni volte a tenersi a galla sfruttando ogni minima opportunità che derivi dall’essere, per Harry, figlio del re di Gran Bretagna e per Meghan la sua consorte e madre dei nipoti del sovrano.
Dunque il disprezzo reale diventa prodotto. Intervista televisiva strapagata, un libro-biografia da vendere in tutto il mondo, un tentativo di podcast naufragato che aveva ambizioni milionarie, presenze ad eventi pubblici e privati in cui il valore aggiunto è solo quello di essere collegabili, nel bene o nel male, alla monarchia britannica, seppur in qualità di outsider.
Come essere detrattori di un concetto e di una realtà ingombrante come una casata reale europea e, allo stesso tempo, vivere di questa in modo slegato e avulso dalle dinamiche che la monarchia stessa implicherebbe? Harry e Meghan ci stanno provando con equilibrismi che paiono, a volte, rischiosi e persino imbarazzanti. Ma d’altra parte, vivere da nobili senza avere i soldi e i privilegi della Corona non è per nulla facile.
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Così ecco che arriva la notizia del nuovo triplo salto mortale mediatico della coppia. Ripudiare il cognome Windsor per adottare quello di Lady D, Spencer, in modo da legare quanto più possibile la propria esistenza e azione pubblica alla principessa Diana. Un rebrandig in piena regola, come si fa con le aziende.
Foto: BACKGRID UK / IPA
Harry e Meghan cognome nuovo? Lei sogna di essere la nuova Lady D e vuole essere una Spencer
Il cognome Windsor risale a più di 100 anni fa, adottato per la prima volta dalla famiglia reale britannica nel 1917 durante il regno di re Giorgio V. Fu lui il primo monarca della Casa dei Windsor ad abbracciare il cognome che sostituì lo storico “Saxe-Coburg and Gotha” di origine tedesca che indicava il casato di Sassonia-Coburgo e Gotha, appunto.
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A commentare la notizia è stato, tra gli altri, Tom Bower, giornalista e biografo reale, che ha spiegato: “Ciò che è veramente interessante nel rebranding dei Sussex è, da quello che ho sentito personalmente, che Meghan ha deciso che ora il vero obiettivo nella sua vita debba essere la figura di Lady Diana. Questa, a suo dire, sarebbe sempre stata la sua passione ed è anche la passione di Harry, legatissimo alla madre. Meghan è arrivata al punto di suggerire al marito che avrebbero dovuto abbandonare il cognome Windsor e prendere il cognome Spencer, quindi lei nelle vesti di Meghan Spencer sogna di essere la nuova Diana“.
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Ecco dunque che la débâcle con il podcast destinato a Spotify potrebbe essere “assorbita” da questa nuova idea di personal branding estremo di Meghan per legare il suo ramo della famiglia all’amatissima Lady D, figura che ha sempre vissuto un rapporto fortemente conflittuale con la monarchia. Dunque il filo conduttore tra la principessa defunta e la coppia fuoriuscita dalla monarchia e insofferente dei suoi schemi antiquati sarebbe perfetto. Sempre che l’operazione di storytelling porti i frutti (economici) sperati.
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