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Marina Berlusconi contro i pm: “Mio padre attaccato anche dopo la morte”

Marina Berlusconi si è scagliata contro i magistrati di Firenze che stanno nuovamente indagando sul passato del padre Silvio, ormai defunto

di Nadia Pieri | 17 Luglio 2023
Foto: IPA / Maurizio Maule

In una lettera a Il Giornale, Marina Berlusconi, primogenita di Silvio Berlusconi e attuale presidente di Finivest, ha duramente attaccato i pm fiorentini. Il motivo? I magistrati starebbero attualmente indagando sui mandanti delle stragi mafiose del 1993, ipotizzando che tra di essi ci fosse suo padre, morto lo scorso 12 giugno al San Raffaele. “Papà viene perseguitato anche dopo la morte: sono gli assurdi teoremi di certi pm intoccabili”, ha dichiarata furiosa Marina.

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Marina Berlusconi padre: vogliono la sua “damnatio memoriae”

Su Il Giornale Marina ha proseguito: “Non doveva finire con Silvio Berlusconi la guerra dei trent’anni? Come si può credere che abbia ordinato a Cosa Nostra di agevolare la sua discesa in campo? Ora vogliono la sua damnatio memoriae“. Alla sua domanda retorica la figlia dell’ex premier ha riposto indignata: “No, purtroppo non è così. Ha aspettato giusto un mese dalla sua scomparsa, la procura di Firenze, per riprendere imperterrita la caccia a Berlusconi, con l’accusa più delirante, quella di mafiosità. Mentre nel Paese il conflitto tra magistratura e politica è più vivo e violento che mai”.

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Foto: IPA

Marina ha inoltre espresso tutto il suo sconforto per questa situazione: “Sembra che ogni ipotesi di riforma diventi motivo di scontro frontale, a prescindere dai suoi contenuti”. La primogenita di Berlusconi ha voluto poi sottolineare di essere consapevole della responsabilità della politica e delle istituzioni nei confronti di problemi gravi come questo, ma lei sente però “la necessità di portare una testimonianza, e una denuncia, innanzitutto come figlia”.

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Marina Berlusconi Il Giornale: “Io so che uomo era mio padre”

L’attuale presidente di Fininvest ha così concluso il suo lungo sfogo a Il Giornale: “Ma davvero qualcuno può credere che Silvio Berlusconi abbia ordinato a Cosa nostra di scatenare morte e distruzione per agevolare la sua discesa in campo del gennaio 1994? Ed è credibile, poi, che abbia costruito una delle principali imprese del Paese utilizzando capitali mafiosi?”. Marina ha infine sottolineato di sapere chi era il cavaliere e di essere convinta della sua innocenza: “Io conosco molto bene l’uomo che era mio padre, il suo orrore per ogni forma di violenza, la sua profonda considerazione per ogni singola persona, nessuno sa meglio di me come la capacità di amare e il desiderio di essere amato fossero l’essenza stessa della sua vita”.