Oggi la vendetta va servita fredda e in alta definizione su Netflix. E Ilary Blasi lo sa bene. Perché con il documentario Unica, in cui la showgirl ha raccontato la sua verità sulla fine del matrimonio con Francesco Totti – disponibile su Netflix -, ha elevato il senso di rivalsa ad un livello altro, fino ad oggi inesplorato. Un documentario che affianca alla pretesa essenziale di verità – tipica del genere -, i codici di un dramma amoroso alla maniera delle antiche tragedie, dando vita ad un mito contemporaneo in cui non manca nulla: l’eroina, il tradimento, l’antagonista, l’omertà e la glaciale vendetta.
Seduta a gambe incrociate al centro di un set spoglio, che non cela le macchine da presa, gli schermi, il dietro le quinte, ma al contrario ne svela appositamente i meccanismi – così da amplificare maggiormente il senso di realtà che permea la narrazione, come a sottolineare che le telecamere sono solo uno strumento che dà voce alla verità -, Ilary Blasi risponde alle domande di un’intervistatore ignoto, tessendo una parabola completa della sua storia con Francesco Totti: dal primo incontro al matrimonio – una cerimonia che li aveva consacrati re e regina di Roma -, dal clamoroso caffè preso da Ilary con un uomo a Milano – che avrebbe innescato l’inizio della fine – al tradimento di Totti prima negato e poi ammesso di fronte a prove inconfutabili, dalla storia dei Rolex – finalmente chiarita – alla rivelazione della relazione con Noemi Bocchi.
Ilary Blasi riconsegna i rolex a Francesco Totti: l’incontro in una banca segreta
“Unica”, il docufilm di Ilary Blasi su Netflix – Foto: Screenshot X
Unica, Ilary Blasi racconta il ricatto di Totti: “Smetti di lavorare e cancellati dai social”
Unica Netflix: il tradimento di Totti, il dolore di Ilary e una Roma omertosa
La verità di Ilary Blasi si consuma come una tragedia greca: oltre ai ruoli ben definiti, non mancano le lacrime di dolore e delusione di un’eroina evidentemente ferita – che sceglie però di non nascondersi più -, non solo tradita ma umiliata, come lei stessa ha sottolineato durante il racconto della scoperta del tradimento di Francesco. E sullo sfondo quella patria, Roma, che l’aveva consacrata regina, ma che di fronte all’errore del proprio re ha deciso di scegliere la vergognosa omertà: “A Roma tutti sapevano. Ma Francesco è l’ottavo re, nessuno lo avrebbe mai tradito” ha raccontato Ilary. Ma nel buio di una fine c’è la luce della catarsi che emerge attraverso una Ilary serena, sicura, senza rimpianti che, nonostante tutto, non rinnega l’amore per Francesco Totti, durato 20 anni. E traspare soprattuto dalla scelta del titolo del documentario. Quel “Sei unica” scritto sulla maglietta del capitano all’inizio della loro storia che, oggi, diventa solo Unica: la sintesi di ciò che è stato e di ciò che sarà.
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