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Giulia Cecchettin, i suoi funerali in diretta al Tg5: cronaca o subdolo intrattenimento?

Domani mattina verranno trasmessi in diretta al Tg5 i funerali di Giulia Cecchettin, l’ennesima occasione per spettacolarizzare il dolore di una famiglia

di Nadia Pieri | 4 Dicembre 2023
Foto: Twitter

Domani, alle ore 10.50 del mattino, il Tg5 trasmetterà in diretta tv i funerali di Giulia Cecchettin, la 22enne rapita e uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Un femminicidio avvenuto pochi giorni prima del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ha indignato il Paese scuotendo le coscienze come non si vedeva da tempo. “Non fate un minuto di silenzio per Giulia, bruciate tutto”, ha detto Elena Cecchettin, sorella di Giulia, alla stampa. E così è stato. Il 25 novembre sono scese in piazza migliaia di persone – 30 mila a Milano e 500 mila a Roma – e Giulia, che fino a settimane fa era una ragazza come tante, si è trasformata in un vero e proprio simbolo di resistenza. Da un lato si tratta sicuramente di un fattore positivo, ci si augura infatti che ci sia “un prima e un dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin”; dall’altro, invece, questo episodio ha ricordato ancora una volta come i media cerchino di cavalcare, in ogni modo possibile, l’onda del dolore.

Giulia Cecchettin funerale: è giusto che il Tg lo mandi in onda?

Poche ore fa, con un comunicato stampa, il Tg5 ha fatto sapere che domani ci sarà uno speciale dedicato a Giulia, una “cronaca della cerimonia” – così l’hanno definito – condotto da Cesara Buonamici con Elena Guarnieri e Alberto Duval, inviati nella Basilica di Santa Giustina a Padova. Anche Rai 1 ha optato per la stessa scelta editoriale, scatenando moltissime critiche sul web. “Francamente avrei evitato”, scrive un utente. “L’omicida domani, se vorrà, potrà seguire i funerali”. E ancora: “Una tragedia trasformata in un circo”. E in effetti è proprio così: questa storia sta diventando una macabra serie a puntate, arricchita da elementi e dettagli insignificanti che non hanno fatto altro che allontanare quello che dovrebbe essere lo scopo primario del giornalismo: informare, e non spettacolarizzare.

Giulia Cecchettin funerale Tg5: l’ennesima puntata di una macabra serie tv

I media hanno sfruttato quell’empatia che la gente ha iniziato a provare nei confronti di Giulia, una ragazza per bene, che aveva da poco perso la madre e che si sarebbe dovuto laureare a giorni, trasformandola in una curiosità subdola e morbosa. In primo piano, improvvisamente, è stato messa la figura quasi idealizzata di Filippo Turetta, il “bravo ragazzo” da cui i genitori non si sarebbero mai aspettati un gesto del genere. L’assassino si è così trasformato in una sorta di “star”, il cui volto popola quotidianamente il nostro feed Instagram e la cui storia si arricchisce ogni giorno di nuovi dettagli. Ci interessava sapere che cucinava a Giulia i biscotti? No. Ci interessava vedere in diretta il suo arrivo dalla Germania, con tanto di scorta e volo militare? No. Ci interessa sapere come sta vivendo i suoi primi giorni in carcere? Assolutamente no. Eppure col passare delle settimane si parla sempre di più di lui, di quanto fosse un ragazzo tranquillo che non aveva mai creato problemi, di quanto gli manchino i suoi genitori ora che è in carcere, piuttosto che di Giulia, la vera vittima a cui è stata tolta la privacy anche dell’ultimo saluto. È inutile girarci intorno, se domani verranno trasmessi i suoi funerali in tv non sarà solo per renderle omaggio in diretta nazionale, ma anche e soprattutto per sfamare la sete di curiosità del pubblico e dei media stessi che di fronte al dolore altrui non sono capaci di fare un passo indietro.